Tivoli Terme: rabbia dei residenti per i falò di Stacchini

Fumo nero e maleodorante, Tivoli Terme è invasa dai fumi tossici che salgono da Stacchini. Con la fine del maltempo i nomadi della baraccopoli hanno ripreso a bruciare i rifiuti per recuperare il metallo, in tutte le ore del giorno e della notte. La rabbia dei residenti del quartiere termale cresce giorno dopo giorno per […]

Tivoli Terme: rabbia dei residenti per i falò di Stacchini

Fumo nero e maleodorante, Tivoli Terme è invasa dai fumi tossici che salgono da Stacchini. Con la fine del maltempo i nomadi della baraccopoli hanno ripreso a bruciare i rifiuti per recuperare il metallo, in tutte le ore del giorno e della notte.

La rabbia dei residenti del quartiere termale cresce giorno dopo giorno per la puzza che invade tutte le strade della zona. Con l’arrivo dell’estate, e quindi con le finestre che restano aperte per il caldo, il problema diventa serio. Quando il fumo non si alza da Stacchini, poi, ci pensano da via dei Bagni Vecchi a rendere “pestilenziale” l’aria.
“Dobbiamo montare per forza i condizionatori – si domanda con rabbia un residente di via del Barco – è sempre la stessa storia. Loro bruciano e noi dobbiamo chiudere le finestre. Non si può vivere così”.
Proprio nell’area del Barco, nella notte tra martedì e mercoledì, i residenti sono stati svegliati alle 3 da una coltre di fumo. “Mi sono svegliata per la gola che mi bruciava – ricorda un residenta – ho visto il fumo in casa e pensavo stesse andando a fuoco qualcosa nel mio appartamento. Ho avuto paura. Poi mi sono affacciata ed ho visto che il fumo veniva da Stacchini”.
Anche su questa vicenda, dopo le battaglie condotte in passato, si sta attivando il Comitato Città Termale. “Scriveremo una lettera al Commissario Straordinario, Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi – ha spiegato il presidente del comitato Salvatore Ravagnoli – per chiedergli un intervento su quest’area. Chiediamo, ancora una volta e a gran voce, che l’incolumità pubblica dei cittadini, che costantemente subiscono l’invasione nella propria casa di fumi tossici e diossine sprigionate in queste ultime sere dai fuochi appiccati nel campo, cessi. Ribadiamo che serve un intervento deciso”.

Fumo si alza dalla baraccopoli di Stacchini

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