E le cave sono state a guardare “RocceSpineStreghe” di Simone Saccucci
Guidonia Montecelio, sotto uno spicchio di luna, nel suggestivo paesaggo lunare delle cave di travertino è andato in scena ieri sera “RocceSpineStreghe” di Simone Saccucci. Per la prima volta uno dei principali stabilimenti di estrazione di travertino nella zona tiburtina ha aperto i suoi cancelli per uno spettacolo che racconta facce e storie della zona […]
Guidonia Montecelio, sotto uno spicchio di luna, nel suggestivo paesaggo lunare delle cave di travertino è andato in scena ieri sera “RocceSpineStreghe” di Simone Saccucci.
Per la prima volta uno dei principali stabilimenti di estrazione di travertino nella zona tiburtina ha aperto i suoi cancelli per uno spettacolo che racconta facce e storie della zona dove le cave sorgono da millenni: “Pezzi di storie e facce di un dormitorio che cerca riscatto”.
Due ore di musica coinvolgente che ha narrato tra note e parole la storia di Guidonia Montecelio attraverso le memorie raccolte dal giovane artista tra le strade e le case di un’insospettata e insospettabile città dormitorio. Attento, commosso, divertito e coinvolto il pubblico che ha visto per la prima volta materializzarsi le radici di un territorio che radici sembra non avere.
Ad ospitare l’evento è stata la società Travertino Morelli F. & C. s.r.l. di Via delle Cave in località Le Fosse. E così è andato in scena un piccolo pezzo dello spettacolo di teatro partecipazione che Simone Saccucci, che ha anche attirato l’attenzione della BBC, e che sta portando in giro da circa 2 anni in Italia ed Inghilterra.
“Dal vivo ogni volta è un esperimento – dice Simone Saccucci dopo lo spettacolo -. Al termine sei molto stanco. Perché hai scaricato sedie, casse, hai invitato persone, hai ragionato sulla piantina, hai parlato con i cavatori, sei stato sotto il sole e ti sei rimbambito un pò e poi, ecco qua: ore 21.30 inizia lo spettacolo! Come dicono quelli che sono… dell’ambito. E per andare bene la tua vita forse la dovresti lasciar fuori, qualcuno dice: io non ci riesco. E nemmeno il paese dove vivo riesco a tenerlo fuori. Spero che sia stata per tutti, come per me, un’esperienza. Che siamo ritornati con le scarpe bianche di travertino e qualche storia”.
