Emergenza rifiuti: un’interrogazione parlamentare ed una in regione

Due mozioni per l’emergenza rifiuti a Tivoli, i parlamentari hanno chiamato in causa il ministro dell’Interno Angelino Algano e quello dell’Ambiente del Territorio e del Mare Andrea Orlando, il capogruppo del Pd in consiglio regionale, invece, ha tirato in ballo il presidente Nicola Zingaretti. Dopo dodici giorni di cassonetti stracolmi e strade invase dalla spazzatura, […]

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Due mozioni per l’emergenza rifiuti a Tivoli, i parlamentari hanno chiamato in causa il ministro dell’Interno Angelino Algano e quello dell’Ambiente del Territorio e del Mare Andrea Orlando, il capogruppo del Pd in consiglio regionale, invece, ha tirato in ballo il presidente Nicola Zingaretti.

Dopo dodici giorni di cassonetti stracolmi e strade invase dalla spazzatura, i politici di zona “chiedono aiuto” alle istituzioni mentre i vertici dell’Asa ed il Municipio attendono notizie dalla Bnl per un prestito che potrebbe sbloccare la situazione.
Tanto Marco Vincenzi quanto Marietta Tidei hanno chiamato in causa nelle loro interrogazioni il commissario prefettizio, individuando diverse “gravi” colpe a danni del viceprefetto Alessandra De Notaristefani di Vastogiradi. Tutto questo mentre lo sciopero dei lavoratori, che ancora non percepiscono lo stipendio di maggio a causa della mancanza di liquidità nelle casse dell’Asa, si è concluso lunedì e mentre la discarica ancora non riapre completamente a causa del debito di 10 milioni di euro accumulato negli anni dall’Asa, mentre il meccanico si rifiuta di riparare i mezzi della municipalizzata a causa delle fatture inevase ed il distributore per diversi giorni si è rifiutato di fare il pieno ai camion a causa dei soldi che deve riscuotere da mesi.
La situazione in città, mentre è partita la mobilitazione della politica, sta leggermente migliorando. Per il secondo giorno consecutivo la discarica di Guidonia ha riaperto i battenti ma per “un solo scarico”. Ovvero i camion possono sversare una sola volta al giorno, e così facendo non riescono a recuperare la mole di rifiuti che si è accumulata in questi giorni ma riescono solo a lenire l’emergenza. Una decisione, quella dell’Eco Italia 87, che costringe i lavoratori dell’Asa recarsi in discarica, scaricare i mezzi, e solo successivamente cominciare il giro di raccolta dei rifiuti, così facendo i camion girano per la città dopo le 8 di mattina con grandi disagi per la viabilità.

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