La vicende della spazzatura tiburtina sono finite anche sulla scrivania del presidente Zingaretti. Ad interpellare il presidente della Regione Lazio è stato il capogruppo del Pd in consiglio regionale Marco Vincenzi.
“La situazione igienico sanitaria nel comune di Tivoli si sta facendo di ora in ora sempre più grave con enormi cumuli di immondizia ai bordi delle strade – ha commentato Vincenzi, già sindaco e consigliere comunale di Tivoli tra il 1998 ed il 2013-. Si rischiano gravi conseguenze per la salute dei cittadini, oltre che compromettere il decoro della città. Un’emergenza provocata dalla paralisi del servizio di raccolta e smaltimento a causa del mancato rinnovo del contratto di servizio tra comune di Tivoli e Azienda speciale ambiente (Asa) scaduto a dicembre 2012, che il commissario prefettizio Alessandra De Notaristefani di Vastogiradi si ostina a non voler sottoscrivere”. “Ho chiesto a Zingaretti – prosegue Vincenzi – per sapere quale iniziative intende intraprendere per garantire alla città di Tivoli sia il decoro e la pulizia necessaria, che la risoluzione della crisi economica dell’azienda Asa Tivoli spa, che potrebbe creare oltre che situazioni di degrado ambientale, anche la perdita di posti di lavoro. Non si può continuare a perdere tempo – la strada maestra per uscire dall’emergenza è quella di siglare al più presto il contratto di igiene urbana tra Comune e Asa in modo da garantire la ripresa ordinaria del servizio di raccolta. Inoltre, bisogna approvare il piano industriale dell’Azienda speciale ambiente che prevede la realizzazione di un impianto per il trattamento differenziato dei rifiuti e l’introduzione del servizio porta a porta, in modo da abbattere il conferimento in discarica. E Infine occorre dare il via al bando per la privatizzazione dell’Asa con l’ingresso di privati nel capitale sociale dell’azienda in modo da portare a compimento il processo di risanamento economico e finanziario della società”.
“L’inerzia del commissario – conclude Vincenzi – lascia molto perplessi, non vorrei che nasconda il tentativo di giungere di fatto alla liquidazione dell’Asa e affidare, con questo escamotage e sull’onda dell’emergenza, il servizio ai privati lasciando sul lastrico decine di lavoratori dell’Azienda speciale ambiente. Un’ipotesi deleteria che troverebbe la netta e ferma opposizione del Partito Democratico. Siamo pronti a sbarrare la strada a qualsiasi tentativo diretto a compromettere e minare l’attività di un’azienda comunale che svolge un servizio essenziale per la città, oltre che ad avere un’evidente funzione sociale, economica e occupazionale”.
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