Tivoli, l’Asa pensa di fare causa ad Equitalia. Spalma il debito e riapre la discarica
Un accordo con l’Eco Italia 87 ed una causa con l’Equitalia, il Comune e l’Asa lavorano per salvare la municipalizzata e risolvere l’emergenza rifiuti. Mentre in qualche strada la situazione è migliorata, anche se a Tivoli Terme nella notte hanno dato fuoco a dei cassonetti stracolmi di spazzatura, i lavoratori della società in mattinata si […]
Un accordo con l’Eco Italia 87 ed una causa con l’Equitalia, il Comune e l’Asa lavorano per salvare la municipalizzata e risolvere l’emergenza rifiuti. Mentre in qualche strada la situazione è migliorata, anche se a Tivoli Terme nella notte hanno dato fuoco a dei cassonetti stracolmi di spazzatura, i lavoratori della società in mattinata si riuniranno sotto a palazzo San Bernardino.
In attesa di conoscere il responso della Bnl, sul prestito “ponte” da 1.2 milioni di euro per mandare avanti la municipalizzata – e la raccolta dei rifiuti – fino a luglio, la discarica dell’Inviolata ha riaperto all’Asa e potranno scaricare 12 camion al giorno. L’accodo tra il Comune e la società di Manlio Cerroni prevede di spalmare i circa 10 milioni di debiti in cinque anni. Se non ci saranno altri problemi la situazione dei cassonetti si avvierà verso la normalità.
Ma l’unico modo che avrà l’Asa per salvarsi, al di la della ristrutturazione dei debiti, è cominciare ad incassare gli arretrati della Tia, circa 18 milioni di euro con fatture inevase che risalgono anche al 2006. Per prendere di petto la situazione il presidente dell’Asa sta meditando di fare causa all’Equitalia.
“Stiamo valutando questa ipotesi – ha commentato Carlo Valentini, il presidente della municipalizzata – ne avevo cominciato a parlare già con l’ex sindaco Sandro Gallotti. Ora voglio riallacciare i fili del discorso anche con la Commissaria. Proporrò l’argomento al prossimo consiglio d’amministrazione. Abbiamo già messo in mora diverse volte l’Equitalia, due volte gli abbiamo sollecitato l’invio di ufficiali giudiziari per dare una dimostrazione agli evasori, ma promesse a parte non abbiamo ottenuto nulla. E’ vero che loro stanno attraversando un momento particolare, ma anche noi dobbiamo ricorrere a tutti i mezzi per riscuotere questo capitale”.

