Tivoli, possono tirare un “breve” e “corto” sospiro di sollievo i dipendenti dell’Asa: riceveranno la prossima settimana gli stipendi di maggio ma per il futuro ancora non c’è certezza.
Questo è quanto hanno appreso ieri in occasione dell’incontro che ha seguito la manifestazione che li ha visti sotto palazzo San Bernardino dove per protesta sono stati anche portati sacchi di immondizia. A mettere mano al portafoglio sarà però il Comune e non la municipalizzata che in tasca per ora ha solo una manciata di mosche.
Tutto dipenderà poi dagli incassi della Tares e in quel momento potranno essere pagate le mensilità “secondo una gradualità – si legge nel verbale siglato dopo l’incontro con la commissaria Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, il presidente dell’Asa Carlo Valentini ed il direttore Michele Bernardini, a cui erano presenti anche i delegati di Cgil, Cisl, Uil, Fiadel ed Ugl.- che tenga conto delle priorità degli stipendi e contemporaneamente delle esigenze imprescindibili di funzionamento della società”. Non c’è stato nulla da fare neanche sul fronte prestiti: la banca non ha concesso quanto chiesto dal Comune, 1,2 milioni di euro, necessari per arrivare almeno a luglio e ci sono i conti da pagare come benzina e riparazione dei mezzi. Sul futuro “incerto” della municipalizzata però c’è “L’intendimento congiunto – si legge ancora nel verbale – che l’Asa rimanga un’azienda pubblica e con l’attuazione col piano industriale della raccolta differenziata”.
Nel frattempo Tivoli e le sue circoscrizioni sono ancora sommerse dai rifiuti e con il caldo si iniziano a temere anche problemi sanitari.
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