Mattina di fuoco per l’Asa spa, che dopo le settimane passate a cercare di fronteggiare l’emergenza rifiuti tenta di fare ordine tra carte e conti. Per questa mattina è convocato il consiglio di amministrazione della municipalizzata, che discuterà anche della possibilità di trascinare in tribunale Equitalia. Al centro del contenzioso ci sono ben 20 milioni di euro, una cifra da capogiro che sistemerebbe una volta per tutte i conti della spa che si occupa di raccogliere l’immondizia in città. Si tratta di crediti, soldi legati ai mancati pagamenti della Tariffa di igiene ambientale da parte di utenze non domestiche dal 2006 ai giorni nostri, che il gigante della riscossione deve riportare a casa. Nell’anno nero per la partecipata i conti però devono tornare in fretta, per evitare lo spauracchio del fallimento. Dopo l’accordo con Eco Italia 87, il gestore della discarica dell’Inviolata, che la scorsa settimana ha chiuso i cancelli causa debiti, e la manifestazione degli operai sotto il municipio, che ha portato all’impegno da parte di Palazzo San Bernardino di anticipare una delle mensilità rimaste arretrate per i 91dipendenti dell’azienda, è arrivato il turno della Gerit. Il cerchio si stringe.
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