Guidonia Montecelio, si è conclusa con la risoluzione del contratto la “questione Aimeri”, pubblicata la determina che toglie all’associazione temporanea di impresa con capofila Aimeri il servizio di raccolta differenziata porta porta per “gravi inadempimenti dell’appaltatore”. A partire dal 15 luglio sarà un’altra società ad occuparsene mantenendo in servizio il personale attuale fino alla conclusione della nuova gara d’appalto.
Il Comune ha anche iniziato la conta dei danni. Pesanti le motivazioni della risoluzione: “Fin dall’inizio dell’appalto – si legge nel documento – l’ATI è incorsa in gravi e numerose inadempienze per le quali sono state applicate decurtazioni e penali con conseguenti trattenute sui ratei di pagamento delle fatture” per un totale di un milione e 800mila euro. Una lunga vertenza in una situazione “fortemente carente in maniera continuativa”. E’ stato “contestato fino al 90% di mancato servizio di spazzamento manuale e meccanico e fino al 30% di mancato servizio di raccolta porta a porta, mancato lavaggio cassonetti, mancato allestimento isola ecologica, problematiche e pignoramenti dai fornitori ed ulteriori lacune ed inefficienze”. La situazione, già critica, si è aggravata ulteriormente per i “mezzi fermi per mancate riparazioni, situazioni limite per forniture negate all’ATI per pagamenti non effettuati e con la possibile conseguenza di nuove astensioni dal lavoro per ritardi degli stipendi dovuti al personale”. Si attende ora l’ordinanza a firma del primo cittadino che sceglierà tra una delle due proposte arrivate in Comune a seguito dell’avviso pubblico pubblicato quella della Ecocar-Arcobaleno o quella della Cns-Econord. La nuova società manterrà in servizio il personale attuale fino alla conclusione della nuova gara d’appalto.
CONTA DEI DANNI
Oltre a mettere fine al contratto che in questi anni ha provocato disagi e disservizi, l’amministrazione ha anche dato l’avvio alla conta dei danni: “Flessione in diminuzione della percentuale di raccolta differenziata riscontrabile oggettivamente nei dati dei quantitativi dell’aprile 2013; Ritardo, di conseguenza, nel raggiungimento dell’obiettivo di legge del 65% di RD. Disagio agli utenti che corrispondono la TARSU per il servizio. Ulteriori gravose attività amministrative per le numerose procedure pubbliche conseguenti”.
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