Segrè sulla via di Braschi, sempre più vicino il trasloco della scuola media
Dopo una soluzione temporanea durata quasi vent’anni, nel futuro della scuola media Emilio Segrè c’è un’altra soluzione temporanea. La speranza, questa volta, che possa durare di meno. Un incontro tra i vertici del Comune e della Provincia di Roma potrebbe sbloccare la situazione ed aprire le porte del palazzo di Villa Braschi alla scuola nata […]
Dopo una soluzione temporanea durata quasi vent’anni, nel futuro della scuola media Emilio Segrè c’è un’altra soluzione temporanea.
La speranza, questa volta, che possa durare di meno. Un incontro tra i vertici del Comune e della Provincia di Roma potrebbe sbloccare la situazione ed aprire le porte del palazzo di Villa Braschi alla scuola nata dalla fusione delle Coccanari, che storicamente aveva bacino d’utenza il centro storico, e le Petrocchi, punto di riferimento per il quartiere Braschi e per il centro di Tivoli.
In attesa che vengano ultimati i lavori di ristrutturazione della sede centrale, palazzo Coccanari e palazzo Bischi, la scuola potrebbe spostarsi a Villa Braschi prendendo il posto del professionale Progettazione tessile abbigliamento, moda e costume, che dovrebbe spostarsi nella sede centrale dell’Olivieri, in viale Mazzini.
Il comune ha tempo raggiunto un accordo con la dirigenza dell’Olivieri, deve essere ora predisposta e sottoscritta una convenzione con la Provincia, a cui compete la gestione degli istituti superiori. Palazzo San Bernardino si dovrebbe far carico del trasloco dei laboratori e della realizzazione di un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche nella sede di viale Mazzini. I tecnici dei due enti si dovranno incontrare nuovamente in settimana per definire il protocollo. In quella sede si potrebbe definire una tempistica precisa per la realizzazione dell’ascensore per il professionale Olivieri.
Un sospiro di sollievo per molti genitori dei ragazzi coinvolti anche se sulla soluzione di Villa Braschi non c’è “unanimità” di consensi. Alcuni continuano a chiedere una sede più centrale per la scuola anche se questa strada appare di difficile soluzione. Nei quasi vent’anni in cui la Segrè è stata “ospitata” nei locali del Convitto, infatti, le varie amministrazioni comunali che si sono succedute non sono mai riuscite a trovare uno stabile per accogliere la scuola.

