Mola Vecchia di Jenne: associazioni contro l’occupazione del rifugio
Occupazione del mulino di Jenne, diverse associazioni ambientaliste, culturali e di promozione turistica e sociale della Valle dell’Aniene si schierano contro il circolo culturale Janus. “Denunciamo l’appropriazione illegale della Mola Vecchia – hanno scritto in una dettagliata nota inviata si sindaci della zona nonché ai parchi dei Monti Lucretili e dei Simbruini e alla Comunità […]
Occupazione del mulino di Jenne, diverse associazioni ambientaliste, culturali e di promozione turistica e sociale della Valle dell’Aniene si schierano contro il circolo culturale Janus.
“Denunciamo l’appropriazione illegale della Mola Vecchia – hanno scritto in una dettagliata nota inviata si sindaci della zona nonché ai parchi dei Monti Lucretili e dei Simbruini e alla Comunità Montana – Il vecchio mulino, che è sempre stato fruibile ad associazioni ed escursionisti che ne facciano legale richiesta
di utilizzo temporaneo, è una struttura pubblica restaurata con finanziamenti pubblici grazie all’intervento del Parco dei Monti Simbruini. Si trova sul tracciato del Sentiero Coleman, il primo percorso escursionistico tracciato nel Lazio alla fine dell’800 che collegava Tivoli a Vallepietra e, com’è noto, proprio quest’anno i due Enti Parco dei Monti Lucretili e Monti Simbruini, hanno avviato un comune progetto di ripristino completo del percorso”. “L’occupazione di questo spazio – proseguono -, che è periodicamente utilizzato dall’Ente Parco per lezioni di didattica ambientale e disponibile per la collettività, è un gesto di prepotenza e di disprezzo nei confronti della comunità Jennese, di tutte le altre comunità dei Monti Simbruini, di chi fruisce della montagna e di chi vive il fiume quotidianamente. Dalle dichiarazioni (del sindaco e del vice sindaco di Jenne), cui ad oggi non ha fatto seguito nessuna smentita ufficiale, sembra potersi dedurre che il comune di Jenne ha tranquillamente ceduto all’atto di forza del circolo Janus (con o per il Gruppo Monte Kailosh) e che anzi intende premiare chi si è reso, per sua stessa ammissione, responsabile di un atto di prepotenza valutando un loro ipotetico progetto di gestione della Mola, inoltre la stessa Amministrazione non ha battuto ciglio, sembra, alle affermazioni del circolo Janus, che parla del Mulino come di ‘un locale in progressivo disfacimento’. La verità è un’altra: i locali della Mola Vecchia sono tutt’altro che abbandonati, vengono utilizzati e lo stato in cui versa la struttura è dovuto a ripetuti atti vandalici dei quali l’amministrazione non poteva non essere a conoscenza”. “Vogliamo evidenziare – proseguono – che la paventata possibilità di affidare la struttura in gestione a terzi necessiterebbe di un bando di gara che dia la possibilità di partecipare, anche e soprattutto a chi già svolge attività naturalistiche, escursionistiche e di promozione e tutela ambientale continuativamente sul territorio. Con enorme dispiacere e disgustati dal gesto, facciamo notare anche che la volontà del circolo Janus di affibbiare arbitrariamente il nome di ‘Rifugio Wandervogel’ al mulino, già dedicato (peraltro in accordo con tutta la comunità del Parco) all’ambientalista Antonio Cederna, che ha dedicato tutta la vita alla salvaguardia dei beni culturali, paesistici e ambientali del nostro paese e raccolto un archivio documentale, oggi a disposizione della collettività, dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica del Lazio. Vogliamo poi soffermarci sulla natura nazifascista del circolo Janus evidenziata sia nelle loro comunicazioni sui social network, dove esaltano esplicitamente l’ideologia di Adolf Hitler, delle cui brutalità è stato vittima lo stesso Cederna che nel 1943, per sfuggire alla chiamata alle armi dell’esercito della Repubblica di Salò, si rifugiò in Svizzera, fu poi arrestato e internato nel campo di lavoro forzato di Buren”. “Chiediamo – concludono – quindi che una delegazione delle associazioni firmatarie del presente documento, venga ricevuta con urgenza dal Sindaco del Comune di Jenne per chiarirci quali sono le sue reali intenzioni in merito”.

