Soldi in cassa e mezzi nuovi, il futuro sembra positivo per l’Asa che, prima di poter sorridere, deve comunque aspettare il pronunciamento del giudice sulla rinegoziazione dei debiti.
Il prossimo 24 settembre, in tribunale, ci sarà una tappa cruciale per la municipalizzata. Intanto, però, i vertici della società si riconsolano con i due milioni di euro in cassati dalle prime fatture della Tares, su un totale di fatturato di 4.3 milioni. “Secondo le nostre stime stiamo andando leggermente meglio del previsto”, hanno spiegato dagli uffici di via del Trevio.
E se i tiburtini pagano la “monnezza” l’Asa paga le quattordicesime, rimate in arretrato ormai da qualche mese. Oggi, infatti, dovrebbero partire i bonifici per i lavoratori che a breve potrebbero gioire anche per i nuovi mezzi. “Stiamo valutando l’acquisto di quattro nuovi compattatori – ha spiegato il presidente dell’Asa Carlo Valentini a margine dell’incontro di ieri con Amministrazione Comunale e sindacati – due più grandi e due più piccoli. Ma questa operazione è legata alla firma del contratto di servizio che dovrà avvenire in concomitanza con l’avvio della raccolta differenziata porta a porta”.
Ora che i momenti peggiori della crisi della municipalizzata sembrano essere alle spalle, si lavora al futuro: “Decisamente con più tranquillità – prosegue Valentini – anche se bisognerà aspettare la sentenza sulla ristrutturazione dei debiti. Intanto siamo soddisfatti del dialogo costruttivo avviato con i sindacati e sono stati programmati già altri incontri per confrontarci e, secondo le rispettive competenze, lavorare per migliorare la situazione”.
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