Guidonia Montecelio, il Tar ha “bocciato” il ricorso presentato dal Comune contro l’ampliamento della discarica deciso dalla Regione Lazio lo scorso 30 maggio perché: “Il provvedimento impugnato ha esaurito i suoi effetti”. Quelle tonnellate di immondizia sono state già sversate in discarica nei primi dieci giorni di agosto.
Pubblicata ieri l’ordinanza del tribunale amministraztivo regionale che respinge “la domanda di sospensione cautelare avanzata dal comune di Guidonia Montecelio contro la determinazione regionale che dava via libera ad un aumento di cubatura pari al 10 per cento (25mila tonnellate) della discarica dell’Inviolata sita sul territorio cittadino”.
LA MOTIVAZIONE
“La decisione del Tribunale amministrativo del Lazio nasce dal fatto che la quantità dei rifiuti autorizzata e oggetto del ricorso depositato dal comune lo scorso 9 agosto, ma notificato già nelle settimane precedenti, “risulta già integralmente sfruttata nella prima decade del mese di agosto” e che per ciò “il provvedimento impugnato ha esaurito i suoi effetti”.
LA PROROGA DI SEI MESI
“Lo scorso 13 agosto – si legge in una nota dell’ufficio stampa del sindaco – , successivamente al ricorso presentato dal comune, di emanare una ordinanza ad hoc di ampliamento della capacità ricettiva del sito, di fatto una proroga fino al 31 dicembre, per coprire l’intervallo di tempo fino alla costruzione di un impianto Tmb su di un’area prossima alla discarica. Il comune di Guidonia Montecelio aveva depositato il ricorso prima ossia che la Regione autorizzasse con una ordinanza contingibile e urgente a firma del vicepresidente della giunta Massimiliano Smeriglio, l’ampliamento del sito”.
GLI ALTRI RICORSI
“E’pacifico – si legge ancora – affermare che tutti i ricorsi “gemelli” non ancora discussi e presentati solo qualche giorno fa da associazioni e Comune di Fonte Nuova abbiano a loro volta esaurito i propri effetti alla luce del nuovo provvedimento regionale.
I COMMENTI DEL SINDACO RUBEIS
“Vogliamo la discarica chiusa entro la fine dell’anno come pretendiamo che la regione costringa i 49 comuni che sversano nella discarica a fare raccolta differenziata. Fin qui abbiamo messo in campo ogni azione amministrativa e giudiziaria per superare la discarica e la contestazione di ogni atto della Regione che continuasse a perpetrarne una attività intensa e continua. Purtroppo i tempi della giustizia non rispondono alle esigenze reali di un territorio già così provato, lo testimonia l’ordinanza del Tar di oggi che non entra neppure nel merito dei termini del ricorso. È la politica regionale che si sarebbe dovuta fare carico di scelte coraggiose ed ormai non più rimandabili. Il Governo presieduto da Nicola Zingaretti rifletta su questo per mantenere l’impegno preso, anche con me personalmente, di chiusura della discarica entro il 31 dicembre, giorno nel quale scadranno gli effetti dell’Ordinanza di agosto”.
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