Dopo la tempesta sembra arrivare il sereno. Le nubi sulle unità mobili dello screening oncologico, fermate dalla Direzione generale dell’Asl Roma G su input della Regione, sembrano diradarsi.
Dalla stessa Regione, infatti, è arrivato un via libera che, se pur parziale, è sempre meglio di una chiusura. I due camper, uno per le mammografie e l’altro per i controlli citologici, potranno proseguire nei loro tour tra i 70 comuni dell’Asl fino al 31 dicembre. Nel frattempo sempre la Regione ha chiesto alla Direzione dell’Asl un supplemento di documentazione sull’attività svolta dal servizio di screening e dalle due unità mobili.
“Questa decisione della Regione – ha spiegato il direttore generale dell’Asl Roma G, Nazareno Renzo Brizioli – è senz’altro positiva”.
I due mezzi, indispensabili per raggiungere i comuni più lontani dell’Azienda sanitaria e portare prevenzione nei paesi più distanti dagli ospedali, erano stati fermati dopo la mancata autorizzazione da parte della Regione dell’esternalizzazione del servizio. “L’attuale gestione era in proroga dal 2011 – aveva spiegato Brizioli – ma le proroghe possono essere date solo attesa di una nuova gara. La Regione non concedendo l’autorizzazione aveva anche comunicato di fermare il servizio”.
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