Acque Albule, bufera sul nuovo cda: è stato un “colpo di mano”
Finita l’estate riparte la polemica in casa Acque Albule. A sollevarla è la sostituzione in seno al consiglio di amministrazione di Francesco Di Romano, membro nominato in quota comune, con Alessandra Tombesi, che nella riunione dell’assemblea dei soci convocata ieri mattina è stata definita un vero e proprio “colpo di mano” dal commissario prefettizio, Alessandra […]
Finita l’estate riparte la polemica in casa Acque Albule. A sollevarla è la sostituzione in seno al consiglio di amministrazione di Francesco Di Romano, membro nominato in quota comune, con Alessandra Tombesi, che nella riunione dell’assemblea dei soci convocata ieri mattina è stata definita un vero e proprio “colpo di mano” dal commissario prefettizio, Alessandra de’ Notaristefani di Vastogirardi, che ha parlato anche di inopportunità, su cui verranno fatti tutti gli approfondimenti del caso.
A destare sospetti le modalità di revoca e l’ingresso della new entry: i soci sono stati convocati la seconda domenica di agosto, nonostante quello di maggioranza, il comune per l’appunto, avesse anticipato al presidente del cda, Giuseppe Sorbera, l’impossibilità a prenderne parte e allo stesso tempo avesse avanzato la richiesta di spostare la data dell’incontro. Un’istanza finita in un nulla di fatto: la minoranza si è riunita lo stesso e ha votato per la sostituzione di Di Romano, colpevole di non esprimere parere favorevole nei confronti della vendita degli appartamenti di proprietà della partecipata a Piazza Catullo, nel quartiere di Tivoli Terme, con la Tombesi, ragioniera legata per diversi aspetti e società a Bartolomeo Terranova, a capo della Sirio Hotel srl, che detiene buona parte delle azioni in mano privata. “La nomina del consigliere Alessandra Tombesi è avvenuta con modalità tipiche del colpo di mano da parte dei soci di minoranza”, dice De’ Notaristefani .
_0.jpg)
