Premio alla regia per The Marduk’s: l’intervista

Guidonia Montecelio, un altro riconoscimento per la web series The Marduk’s targata Amanda Flor.

I giovani cineasti guidoniani hanno incassato il premio per la “miglior regia” in occasione “Campi Flegrei web fest”: “Per il gusto tonico e lo sguardo visionario con il quale reinventa la realtà nella forma di una fiaba all’incontrario. Un fumetto web comico-fantascientifico senza super eroi, fatto di anime perse ed alieni beffardi”.

“Bella soddisfazione ricevere un premio alla “Miglior regia” – ha commentato il regista Denis Malagnino – Il premio più importante che ogni regista vorrebbe vincere”. Il premio va ad aggiungersi al “menzione speciale” sempre per il loro The Marduk’s alla prima edizione del Festival Internazionale del cinema di Ariano Irpino (Av) che si è svolto il 20, 21 e 22 agosto, dopo la partecipazione al prestigioso Festival Internazione del cinema di Taormina.

“The Marduk’s” – si legge nella descrizione -, girata interamente a Guidonia Montecelio, affronta le sventure terrene ed ultraterrene di un’insolita, ma giovane famiglia. Una sit-com animica, ambientata in un multiverso abitata da dèi alieni, inseminatori folli, micro-organismi in cerca di vendetta, burini in viaggio nello spazio-tempo”.

L’INTERVISTA

Si tratta di una web series, sbarcata in estate anche al festival di Taormina e a quello di Ariano, ideata da Denis Malagnino, Davide Alfonsi, Daniele Guerrini e prodotta da Amanda Flor, nata da suggerimento di Mario Sesti” e girata proprio a Guidonia. Ora si guarda al futuro: “Le nostre aspettative – spiega Denis Malagnino – sono quelle di ottenere un buon prodotto, un prodotto che faccia riflettere e pensare. Una cosa nuova per noi di Amanda Flor, i cui progetti futuri ruoteranno attorno a questa web series cercando di sfornare più stagioni possibili. Il web sta prendendo piede, e sarà il futuro”. The Marduk’s farà la sua comparsa tra il 21 ed il 24 novembre ad un altro importante Festival “Immaginario Web Fest di Perugia” e sono molte le attese. “Naturalmente “Amanda Flor”, ringrazia tutti i nostri sostenitori – conclude il regista -, e tutti coloro che ogni giorno credono in questo progetto”. Ma oltre al cinema e al web c’è da parte dei giovani di Amanda Flor un grande desiderio di esportare e importare l’arte dei cortometraggi. E’ stato, infatti, un grande successo la due giorni organizzata da loro il 3 e il 4 agosto nella suggestiva cornice del borgo di Sant’Angelo Romano, per la prima edizione del Film Festival dedicata ai cortometraggi. “Posso solo dire che mi farebbe piacere che ci sia un Festival anche a Guidonia, un Festival organizzato bene che possa portare alto il nome del comune”.

 

GLI AMANDA FLOR

“Il collettivo nasce nel 2004 come un collettivo di giovani autori proponendo un cinema orientato su problematiche sociali e attuali. Nel 2006 realizza il lungometraggio La Rieducazione presentato alla 21ma Settimana della Critica della 63ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica come film di chiusura. La pellicola – continuano con giustificato orgoglio – è uno dei “casi” del Festival e raccoglie il favore del pubblico e della critica, sia al Festival di Venezia che ai numerosi Festival, cui ha partecipato in tutto il mondo. Successivamente realizza e produce i cortometraggi che confermano l’originalità e la qualità di Amanda Flor. Così, grazie ai molti premi vinti e alla partecipazione a numerosi festival, nel 2010 si costituisce come società di produzione e distribuzione con Alessandra Alfonsi, Davide Alfonsi, Daniele Guerrini, Daniele Malagnino e Denis Malagnino. Nello stesso anno produce Ad ogni costo, presentato alla V edizione del festival del cinema di Roma”.A giugno, Amanda Flor è sbarcato a Taormina con una web serie, The Marduk’s, incentrata sulla figura di Marduk, l’antico Dio babilonese, che illumina e regola una giovane e sgangherata coppia del nuovo millennio. La sua anima eletta, un piccolo bambino di dodici anni, dovrà nascere nel grembo della Vergine Cristina e avrà come padre un omone, grosso ed impulsivo, noto per aver fatto una comparsata in “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani. Le avventure e disavventure terrene di questa anomala famiglia si alterneranno con le vicende ultraterrene delle anime stolte che vagano nello spazio”.

(dal nostro quindicinale XL in distribuzione)

Testo da visualizzare in slide show

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