Acque Albule spa: il comune impugna il cambio in consiglio di amministrazione

E’ una telenovela con tanto di colpi di scena quella che vede protagonista la Acque Albule spa e il comune di Tivoli, cominciata ad agosto quando il consiglio di amministrazione della partecipata che gestisce le Terme di Roma ha subito una vera e propria rivoluzione. Ad uscire dalla porta uno dei membri nominati dal comune, […]

Immagine non disponibile

E’ una telenovela con tanto di colpi di scena quella che vede protagonista la Acque Albule spa e il comune di Tivoli, cominciata ad agosto quando il consiglio di amministrazione della partecipata che gestisce le Terme di Roma ha subito una vera e propria rivoluzione. Ad uscire dalla porta uno dei membri nominati dal comune, Francesco di Romano, reo di non votare a favore della vendita degli appartamenti della famigerata piazza Catullo, di proprietà della spa. Al suo posto è arrivata Alessandra Tombesi, espressione del socio di minoranza, che ha così cambiato i rapporti di forza all’interno del consiglio. Un golpe che poco è piaciuto al commissario prefettizio, Alessandra de’ Notaristefani di Vastogirardi, che con una delibera di giunta ha impugnato l’atto della discordia, partorito nonostante il comune, titolare del 60% delle azioni, aveva comunicato l’impossibilità a prendere parte alla riunione.

Testo da visualizzare in slide show