Esplosione a Colle Nocello, cinque indagati e due in coma farmacologico

#NLCronaca #NLTivoli – Un fascicolo per lo scoppio del petardo di Colle Nocello, in procura stanno per finire nel registro degli indagati cinque dei sette feriti della tragedia del primo gennaio. Mentre due di loro sono ancora in prognosi riservata, e tenuti dai medici in coma farmacologico, la polizia è al lavoro per cercare di stabilire […]

Esplosione a Colle Nocello, cinque indagati e due in coma farmacologico

#NLCronaca #NLTivoli – Un fascicolo per lo scoppio del petardo di Colle Nocello, in procura stanno per finire nel registro degli indagati cinque dei sette feriti della tragedia del primo gennaio. Mentre due di loro sono ancora in prognosi riservata, e tenuti dai medici in coma farmacologico, la polizia è al lavoro per cercare di stabilire l’esatta dinamica dei fatti e la procura è in attesa del responso degli artificieri della Questura di Roma. Per gli indagati, tra cui anche due minorenni, si profila una denuncia per detenzione di materiale esplosivo, che prevede una pena tra uno ed otto anni di carcere, e lesioni in conseguenza di delitto, da tre mesi ad un anno di carcere.

Gli agenti del commissariato di Tivoli, diretti da Maria Chiaramonte, devono ancora raccogliere le testimonianze di tutti i feriti, tra cui anche i due più gravi ricoverati a Roma, per poter stabilire con precisione chi ha fabbricato il petardo. Il “botto” da 300 grammi di polvere pirica era stato fabbricato in “casa” per farlo brillare nei campi davanti la casa in Strada di Colle Nocello la sera del 31 ma qualcosa è andato storto e non è esploso. Così, il giorno dopo, hanno voluto riprovare. L’hanno ripreso dal prato e portato nella casetta adiacente l’abitazione. A questo punto sembra che abbiano provato a disfarlo e a ricomporlo, forse rinforzando la struttura di cartone con del legno. O nel tentativo di confezionarlo nuovamente, o una scintilla del vicino camino acceso, potrebbero essere le cause della tremenda esplosione.

LA SITUAZIONE DEI FERITI

Due, i più gravi, sono stati trasferiti. Il primo, 23 anni, che già dalla sera del primo gennaio è stato trasportato a Roma, al Sandro Pertini, ora si trova all’Aurelia Hospital. Il secondo, 46 anni, dal San Giovanni Evangelista di Tivoli all’Umberto Primo. Entrambi hanno riportato l’amputazione delle mani ed hanno problemi, da verificare, agli occhi. Il secondo ha anche riportato serie danni all’inguine. Restano ricoverate a Tivoli, poi, altre tre persone.  

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