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Il terremoto sui rifiuti del Lazio scuote la politica tiburtina

#NLTivoli #NLPolitica – Il terremoto sulla “spazzatura” laziale scuote anche una Tivoli già in “fibrillazione” in vista delle prossime elezioni comunali. Dopo l’arresto di Cerroni sono scoppiate diverse polemiche sulle strumentalizzazioni da parte “dell’imperatore della monnezza” dei comitati contro la discarica di San Vittorino – Corcolle. Il sito, al confine con la Villa Adriana, era l’unico della lista non di proprietà di Cerroni e proprio questo “l’avvocato di Pisoniano” cercava di osteggiarlo in tutti i modi anche – accusano – utilizzando i movimenti popolari che si opponevano. Subito si sono accesi i riflettori (nonostante le pronte smentite – LEGGI L’INTERVISTA -) sul comitato Salviamo Villa Adriana guidato da Urbano Barberini, ora in lizza per una candidatura a sindaco.

LE ACCUSE DI SEL

Sulla vicenda, martedì, è intervenuta Sel con una nota: “Apprendiamo con orrore, da notizie di stampa, che tal non meglio identificato “Roberto”, a nome e per conto di uno dei comitati in lotta contro la discarica di Corcolle, avrebbe accettato finanziamenti da Landi, faccendiere e braccio destro di Cerroni il “Supremo”, titolare della discarica di Malagrotta, entrambe recentemente arrestati con l’accusa di truffa e associazione a delinquere. Cerroni era contrario a Corcolle perché non di sua proprietà, non certo per un ritrovato spirito civico. La discarica a Corcolle non si fece. Non si fece perché era folle pensare di destinare a discarica la zona prospiciente alla Villa dell’imperatore Adriano. Non si fece per la presenza di una falda acquifera proprio sotto di essa. Non si fece perché altre devono essere le soluzioni al problema dei rifiuti: raccolta differenziata innanzitutto”.

“Sel Tivoli rivendica con orgoglio la partecipazione attiva a quella giusta lotta, partecipazione di chi non ha santi in paradiso e si avvale della militanza volontaria come abituale supporto alla propria attività politica. Proprio per questo è urgente e necessario allontanare da noi e da tutti coloro che, disinteressatamente, furono partecipi di quello straordinario movimento di popolo, l’ombra di collusione con interessi che la Magistratura definisce criminali. Rimarca peraltro come queste cadute, etiche e politiche, nel non voler e saper guardare alla provenienza del denaro, sia caratteristica di chi pensa possibile attuare campagne, anche lodevoli, con una mentalità “al di sopra delle parti” che sconfina spesso nel qualunquismo e consente, con cinico pragmatismo, di non porsi il problema della provenienza dei mezzi a disposizione. Fare politica è scegliere sempre da che parte stare. Pecunia olet, proprio come l’immondizia”.

IL COMITATO SALVIAMO VILLA ADRIANA

Oltre all’intervista rilasciata dallo stesso Barberini sabato pomeriggio, anche il Comitato Salviamo Villa Adriana ha precisato la sua posizione, lunedì mattina, con un comunicato stampa: “Il Comitato Salviamo Villa Adriana – hanno scritto il presidente Franca Valeri ed il portavoce Barberini -, insieme agli altri movimenti del territorio, ha sempre lottato contro il sistema di gestione dei rifiuti che prevede il ricorso alle discariche, contro le soluzioni emergenziali create artificiosamente che presuppongono l’affidamento di poteri speciali indispensabili per autorizzare impianti in aree vincolate/non idonee (il sito di Corcolle con ben 8 fattori escludenti) e soprattutto contro il sistema del malaffare tra mala-impresa e mala-politica, incluso quello che sta emergendo dalle cronache di questi giorni”.

“Auspichiamo che le autorità competenti liberino definitivamente il nostro territorio dagli interessi di organizzazioni malavitose e che, la nuova politica, anche attraverso un ricambio generazionale, non scelga questo o quel sito in base a logiche di potere realizzabili solo attraverso presunte emergenze commissariali. Non si rischia la pelle dei cittadini e la credibilità del Paese scegliendo un sito non idoneo dal punto di vista idrogeologico, paesaggistico ed archeologico (e non solo per la presenza di Villa Adriana!)”.

“Ringraziamo ancora una volta tutte le personalità della società civile e culturale che hanno sostenuto la nostra battaglia di civiltà condividendo i nostri valori e che, liberi come noi, non si sono fatte influenzare dalla lotta di potere che si è scatenata a Roma sul tema dei rifiuti e che ancora oggi, nostro malgrado, ci costringe a scrivere questa nota di precisazione per rivendicare il nostro operato”.

Testo da visualizzare in slide show

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