SS Gonfalone: l’allarme della Federconsumatori

#NLSanità, #Monterotondo – Ancora l’ospedale eretino in primo piano, dopo i problemi di carenza di personale medico al Pronto Soccorso che ha portato il Comune ad inviare una lettera di diffida alla ASL RMG, ora sotto la lente della Federconsumatori è il disservizio del Centralino telefonico del Nosocomio. “Ci pervengono continue lamentele da parte di […]

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#NLSanità, #Monterotondo – Ancora l’ospedale eretino in primo piano, dopo i problemi di carenza di personale medico al Pronto Soccorso che ha portato il Comune ad inviare una lettera di diffida alla ASL RMG, ora sotto la lente della Federconsumatori è il disservizio del Centralino telefonico del Nosocomio. “Ci pervengono continue lamentele da parte di cittadini che, ogni giorno, tentano ripetutamente di avere informazioni attraverso il centralino dell’Ospedale – spiegano dall’associazione -, non riuscendo mai a contattare un operatore.Richiamiamo l’attenzione su questo servizio che è fondamentale per i cittadini e, per questa ragione, non può essere gestita con negligenza”

“Il disservizio che ne deriva – si legge ancora nella nota di Federconsumatori – è a discapito della cittadinanza che non riesce ad avere le prime risposte alle proprie esigenze sanitarie”.

L’associazione ha, infatti, scritto anche alla direzione della ASL RMG chiedendo “informazioni” e invitando l’azienda “a rendere efficiente il servizio”.

CARENZA DI MEDICI AL PRONTO SOCCORSO

La Federconsumatori nello stesso documento fa poi riferimento alla carenza di personale Medico e Infermieristico nel Pronto Soccorso “dove operano soltanto 4 medici per la copertura dei turni di H24”. “Crediamo, in qualità di Associazione per la Tutela dei Consumatori Utenti, che questa situazione non sia degna di un paese civile, quale noi ci consideriamo, e che i cittadini, a loro volta, non meritino un simile trattamento. La situazione va sempre più degenerando senza che si intravedano segnali di miglioramento, le Liste di Attesa si allungano sempre di più, con il rischio che possa accadere qualcosa d’irreparabile, anche perchè il medico, dopo 12 ore di lavoro, non ha più la lucidità necessaria per valutare in modo positivo la situazione che gli si prospetta, con tutte le conseguenze che ne derivano”. 

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