Una soluzione contro l’abbandono degli impianti sportivi degli Arci
#NLTivoli #NLCronaca – Abbandonati ed inutilizzati, gli impianti sportivi degli Arci, palazzetto e stadio, rendono felici solo i vandali che impunemente continuano a compiere scorrerie di ogni tipo. Delle tre strutture di via Empolitana solo la piscina viaggia a gonfie vele, con iscrizioni in costante crescita. L’Olindo Galli, storico stadio della compianta Tivoli 1919, ed […]
#NLTivoli #NLCronaca – Abbandonati ed inutilizzati, gli impianti sportivi degli Arci, palazzetto e stadio, rendono felici solo i vandali che impunemente continuano a compiere scorrerie di ogni tipo. Delle tre strutture di via Empolitana solo la piscina viaggia a gonfie vele, con iscrizioni in costante crescita. L’Olindo Galli, storico stadio della compianta Tivoli 1919, ed il palazzetto dello sport Paolo Tosto, usato solo per sporadiche manifestazioni, sono invece “terra di nessuno”. Solo l’atletica leggera solca la pista dello stadio per qualche allenamento.
I due impianti, anche se facevano parte del bando per una gestione di 25 anni vinto dalla Lazio Nuoto, non sono mai stati presi in consegna e sono sempre rimasti nelle mani del Municipio. La causa, come più volte spiegato dal presidente della Lazio Nuoto Massimo Moroli, è da ricercare in interventi di manutenzione che non erano emersi al momento di redigere il bando e che avrebbero fatto lievitare l’investimento di quasi 1 milione e 500 mila euro, circa. “Noi siamo disponibili a farci carico di questi interventi – ha spiegato Moroli – visto che il Comune non ha i soldi per farli. Eravamo disposti ad accendere un mutuo ma il Municipio non ha potuto farci le fidejussioni necessarie. Stiamo lavorando con il Municipio, comunque, per trovare una soluzione. Noi siamo disposti a farci carico dei lavori ma bisogna trovare un meccanismo per rendere sostenibile l’operazione”.
LA SOLUZIONE
La soluzione ci sarebbe, peraltro già scritta nel progetto iniziale della Lazio Nuoto, e prevederebbe la costruzione nell’area della Città dello Sport di un ristorante, di una foresteria e di un piccolo centro commerciale. Alcuni problemi burocatrici, però, l’hanno bloccata. Fermi gli investimenti e fermi, quindi, anche i lavori di manutenzione agli impianti.
L’area destinata ad ospitare queste costruzioni, è emerso dopo l’assegnazione della Città dello Sport, comprende anche la fascia di rispetto del vicino fosso dell’Arci che non può essere edificata. Proprio su questo aspetto si sta ora focalizzando il lavoro del Municipio e, in stretto contatto dallo scorso dicembre, dei tecnici della Lazio Nuoto. Si pensa, infatti, di spostare i nuovi edifici di qualche metro ma sono in corso valutazioni urbanistiche sulle destinazioni d’uso della nuova fascia di terreno che sarebbe coinvolta dal progetto. Sbloccata questa “pratica”, quindi, stadio e palazzetto potrebbero finalmente finire alla Lazio Nuoto.
SOLDI
Nel frattempo in comune si lavora anche per sistemare i “conti” della Città dello Sport. Nel bando di gara, infatti, era previsto anche un canone mensile di 10.800, circa, euro al mese oltre al pagamento delle utenze, in questi due anni circa 100 mila euro. D’altro canto, però, ci sono stati anche dei lavori “extra” che la Lazio Nuoto ha dovuto sostenere per rendere agibile il Polo Natatorio, che essendo il business centrale dell’Associazione è stata la prima ad essere sistemata. In municipio, così, i stanno facendo i conteggi tra “dovuto” e “speso”.
SICUREZZA & VANDALI & CREPE
Una soluzione, però, andrebbe trovata subito per evitare gli atti vandalici. “Più volte abbiamo trovato bottiglie di alcolici vuote dentro il Palazzetto – ha aggiunto Moroli – e l’abbiamo sempre segnalato al Comune. Noi non possiamo farci niente. Ci sarebbe la casa del custode, ma è occupata. Se il Comune la libera noi siamo disposti a mettere un vigilante”. Altra questione da affrontare, non secondaria, sono le crepe che continuano a comparire sui muri del Palazzetto. “Potrebbero esserci problemi con le fondamenta –ha spiegato Moroli – con il Comune dovremo valutare la situazione”.
(Dal nostro periodido XL)

