Violazione dei Patti Parasociali, la Sirio Hotel vince un “round”

Vittoria del socio privato, invece, per quanto riguarda il lodo arbitrale sulla richiesta di risarcimento danni dopo la decisione dell’allora sindaco Gallotti di nominare due membri del Cda al posto di uno solo come previsto dai patti parasociali. Lo scorso gennaio, al momento di rinnovare il consiglio d’amministrazione il Sindaco impose due consiglieri. “Il lodo […]

Violazione dei Patti Parasociali, la Sirio Hotel vince un “round”

Vittoria del socio privato, invece, per quanto riguarda il lodo arbitrale sulla richiesta di risarcimento danni dopo la decisione dell’allora sindaco Gallotti di nominare due membri del Cda al posto di uno solo come previsto dai patti parasociali. Lo scorso gennaio, al momento di rinnovare il consiglio d’amministrazione il Sindaco impose due consiglieri.

“Il lodo arbitrale – ha commentato Bartolomeo Terranova – ci ha dato ragione su tutto tranne che sulla richiesta di danni, difficili da quantificare. Il contenzioso verteva sui patti parasociali, dove era indicato che due membri del Cda su tre spettavano al socio privato. Gallotti in campagna elettorale più volte disse che questo non era giustificabile ma forse seguii superficialmente la campagna elettorale pensando che spesso in piazza si dicono cose che poi non vengono confermate dall’Amministrazione. Invece loro lo hanno fatto, cominciando ad ostacolare l’attività. Quando poi ci fu la nomina dei due membri furono violati i patti parasociali”.

Gallotti allora sosteneva che i patti non fossero validi, in quanto rinnovati con una delibera di giunta e non di consiglio, “ma gli arbitri – prosegue Terranova – hanno confermato che sono stati validamente rinnovati. Dopo che il consiglio comunale aveva approvato la vendita, i patti potevano essere rinnovati dalla giunta. L’amministrazione contestava anche che la società non era gestita secondo le indicazioni del Comune (nello specifico per la vendita delle case di piazza Catullo, ndg) ma il lodo è entrato nello specifico riconoscendo che la lottizzazione é legittima”.

“La privatizzazione ed il rilancio delle Terme – conclude Terranova – è merito mio e dell’allora sindaco Marco Vincenzi. Chi vuole scardinare la gestione di Vincenzi attacca le Terme perché sono un fiore all’occhiello”.

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