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Tivoli, le liste civiche presentano Pino Proietti: “tavolo aperto a chi difende i più deboli”

#NL Politica # Tivoli La prima volta di Pino Proietti c’è stata ieri pomeriggio alle Scuderie Estensi, dove si sono ritrovate le sei liste civiche che hanno trovato la quadra intorno all’ex segretario del Ministero per i Beni e le Attività culturali, che ufficialmente si è presentato ai cittadini di Tivoli. Sala gremita con molti i volti noti della politica locale presenti per dare un’occhiata all’outsider e vedere se davvero c’è da temere qualcosa. Intorno allo stesso tavolo si sono ritrovati Andrea Napoleoni, Progetto Tivoli, il principe Urbano Barberini, attore di sangue blu per Wiva Tivoli, Damiano Leonardi, Un’altra storia, Andrea Isopi, Cambiamo Tivoli e Gabriele Terralavoro, Tivoli mia insieme a Salvatore Ravagnoli, Movimento Tivoli Terme. “Il nostro pensiero è evitare che parte della popolazione si allontani dalle questioni quotidiane con l’obiettivo di fare crescere economicamente la città”, dice Proietti. “Questi movimenti stanno cercando di portare un contributo, con un’attenzione alle componenti sociali, a quelle più emarginate e meno favorite. Il tentativo è quello di superare le distinzioni con un gruppo fatto di donne e uomini, anziani e giovani che hanno anche idee diverse tra loro: da sinistra a destra tutti hanno preferito integrare le proprie identità politiche”. Un tavolo, quello in cui per ora sono seduti sei attori, che potrebbe allargarsi: “Questo è un tavolo aperto a chi vuole difendere i diritti dei più deboli, il progetto lo stiamo costruendo con più persone, ad esempio con “La Città in comune” che non si trova a qui ma partecipa”, continua l’aspirante primo cittadino che lancia anche alcuni punti fermi del programma che verrà. “Ho letto spesso di denunce di accordi su temi importanti non fatti alla luce del sole. Noi vogliamo usare un metodo diverso, la totale trasparenza – e sulla Nathan  e Acque Albule spa aggiunge -. Cosa vieta ai soggetti interessati di aprire un tavolo di lavoro affinché la volumetria della Nathan venga delocalizzata e portata in centro storico? Per le Acque Albule deve essere la parte pubblica a dettare le regole del gioco e dire quale sia il progetto di sviluppo, che non può non fare riferimento al governo della cosa pubblica”. Applausi e strette di mano hanno chiuso il test della prova numero uno, ora la campagna elettorale è partita davvero e alcuni nodi, soprattutto dalle parti del centro sinistra, pare sia proprio sul punto di sciogliersi. 

Testo da visualizzare in slide show

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