#NLCronaca – #Tivoli – Un quartiere simbolo dell’abbandono da parte delle istituzioni, che nel corso degli anni hanno preso e dato poco ad una periferia spesso ostaggio di incuria. Ieri mattina a scendere in piazza Bartolomeo della Queva, nonostante la pioggia non abbia dato tregua neanche per un attimo, il neonato Movimento Tivoli Terme assieme al Comitato Città Termale, che negli anni ha guidato molte delle proteste che hanno animato il tessuto collettivo cittadino. Molti gli striscioni appesi intorno al gazebo messo a pochi passi dalla via Tiburtina che hanno ricordato i problemi della cittadinanza: dal campo nomadi di “Stacchini”, che ha superato ormai quota 500 presenze, alla mancanza di sicurezza fino al problema delle strade. Aperta nel corso della notte che ha preceduto l’iniziativa, anche la porta della “cloaca”, al secolo l’ex Bar Paradiso, l’edificio che un tempo ospitava una delle realtà commerciali più importanti della zona e che oggi è sommerso da immondizia, materassi usati e siringhe. Le richieste di aiuto lanciate nei mesi appena passati sono servite e poco e la discarica a cielo aperto è rimasta lì, a pochi passi dalla fermata dell’autobus e di fronte alle blasonate Terme di Roma.
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