#NLTivoli #NLSanità – Rischia un “collasso” il pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli, i pazienti aumentano ma i locali a disposizione ed i personale restano sempre gli stessi. Non cresce neanche il numero di posti letto nei reparti dell’ospedale di Tivoli, e in quelli del resto della Regione, dove poter ricoverare i pazienti più gravi.
Non è certo una novità che il Dea tiburtino sia costantemente in sofferenza ma i primi due mesi del 2014 hanno fatto registrare un significativo aumento delle prestazioni. Circa mille pazienti in più rispetto al gennaio e febbraio del 2013, una mole di lavoro che solo con la grande dedizione del personale del Pronto soccorso è stato possibile affrontare. La situazione, però, è sempre più da codice rosso. Pochi giorni fa quattro ambulanze del 118 sono rimaste bloccate fuori al Dea perché non c’erano posti liberi per trasferire i malati appena trasportati dalle lettighe.
“La Cisl Fp Roma Capitale – ha scritto in una lettera alla direzione dell’Asl Roma G il delegato dell’ospedale di Tivoli, Marco Costantini – denuncia lo stato di sovraffollamento del Pronto Soccorso di Tivoli e lo stress da carichi di lavoro del personale. La grave carenza di operatori, costringe il personale a carichi di lavoro eccessivi che mettono a rischio la loro attività, innalzando esponenzialmente la possibilità di errore clinico compromettendo la sicurezza dei pazienti”.
“Negli ultimi giorni la situazione è degenerata, si è arrivati ad un blocco di quattro ambulanze del 118 per sovraffollamento della struttura e mancanza di spazi e lettighe. Basti pensare ai molti pazienti che stazionano da giorni in attesa di ricovero che viene sistematicamente rinviato per la cronica mancanza di posti letto. La Cisl FP Roma Capitale denuncia la mancanza di politiche sanitarie sul territorio, soprattutto in una zona prevalentemente popolata da anziani, la carenza di posti letto per lungo degenti, l’insufficiente ricettività dei reparti, le gravi carenze strutturali del Dea. Tutte situazioni oggettivamente riscontrabili che sono le causa di sovraffollamento”.
“La Cisl FP Roma Capitale chiede interventi riorganizzativi immediati sia dal punto di vista del potenziamento delle risorse umane che strutturali e chiede l’apertura di un tavolo di confronto per lo scorrimento della graduatoria attiva presso la Asl Roma G ad oggi ferma a solo quattro unità infermieristiche in entrata, il potenziamento dei Cad, l’aumento dei posti letto con relativo personale d’assistenza ed il prolungamento degli orari per i studi medici di base istituendo delle guardie per le notti ed i festivi.
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