#NLEventi #NLTivoli – Da oggi, e fino al 19 ottobre 2014, Villa d’Este a Tivoli ospiterà la mostra “La nuova moda tra ’500 e ‘600”. Promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e realizzata dalla De Luca Editori d’Arte.
“La mostra – spiegano in una nota dal ministero dei Beni Culturali -, che vede esposti una ventina di dipinti ed altrettanti abiti, oltre ad una ricca selezione di stoffe e tessuti cinquecenteschi e seicenteschi, vuole raccontare l’evoluzione della moda e del costume in Europa dagli inizi del Cinquecento fino al secolo successivo. L’obiettivo della mostra è quello di offrire una panoramica sulla moda tra il ‘500 e il ‘600 attraverso il dialogo fra i dipinti, in cui sono rappresentati gli abiti, ed una selezione di costumi di scena contemporanei provenienti dalla Sartoria Farani, ideati e realizzati per le più importanti produzioni teatrali, televisive e cinematografiche”.
“Alle soglie del Cinquecento la moda degli abiti di corte e con essi anche quelli di uso più comune, muta quasi completamente il suo aspetto: il taglio dei vestiti sembra divenire più confortevole e allo stesso tempo più spettacolare, mettendo in risalto alcune caratteristiche fisiche. Nei vestiti femminili viene accentuata l’altezza del busto diversamente da quanto avveniva in passato, quando il corpetto era marcato all’altezza del seno; le gonne e le maniche sono rigonfie e voluminose ma lasciano ben visibili collo e spalle. Per l’uomo si concepiscono invece vestiti dai tagli più attillati e articolati, abbandonando la consuetudine di utilizzare sopravvesti ampie e panneggiate”.
La selezione delle opere pittoriche presenti in mostra include alcuni ritratti provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, tra cui quelle della Galleria Estense e del Museo Civico di Modena, dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, del Castello Odescalchi di Bracciano e di Palazzo Chigi in Ariccia. Tra i ritratti presenti in mostra si sottolineano le opere di Sante Peranda, Lavinia Fontana, Luca Ferrari e Giovanni Maria Morandi.
I dipinti, tra cui quelli del Museo Nazionale di Palazzo Venezia e della Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma e del Museo di Palazzo Ducale a Mantova, abbracciano un arco temporale cha parte dalla fine del Cinquecento e giunge fino alla seconda metà del secolo successivo e ritraggono sia figure maschili che femminili, esemplificando perfettamente il valore rappresentativo dell’abito che all’epoca ha una visibilità diversa e più ampia di quanto non avvenisse in precedenza.
Accanto ai ritratti si potranno ammirare alcune scene di genere, come la vivace rappresentazione di gentiluomini romani sulle pendici del Gianicolo, proveniente dal Museo di Roma.
Oltre ai dipinti sono esposti diversi costumi di scena, realizzati dai maggiori disegnatori italiani per il cinema, il piccolo schermo e il teatro lirico: a partire dalle serie televisive de I Borgia e del memorabile Leonardo di Castellani fino a recenti pellicole o ai magnifici costumi di due diverse produzioni del verdiano Don Carlos. In occasione della mostra l’esperto di costume e ricostruzione storica, Luca Costigliolo ha ricreato, seguendo il modello del dipinto originale esposto a Villa d’Este, l’abito della regina Cristina di Svezia.
Completano la mostra una preziosa selezione di tessuti, merletti e galloni ricamati provenienti dal Museo Civico d’Arte di Modena ed un’ulteriore sezione dedicata ai testi dell’epoca che testimoniano la diffusione dei modelli tramite la stampa.
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