Salvare l’ospedale di Tivoli, il Ministro risponde all’appello del sindacato

#NLSanità #NLTivoli – Un appello al Ministro per salvare l’ospedale di Tivoli e, il Ministro in questione risponde. Programmata per venerdì una visita di Beatrice Lorenzin che in queste zone sta diventando visitatrice abituale.

Dopo Monterotondo e Subiaco, il ministro Lorenzin si è mobilita per “salvare” dalla chiusura i due ospedali della Roma G mentre il principale nosocomio dell’Azienda Sanitaria, quello di Tivoli, versa in condizioni di “vera emergenza” e per questo si sono appellati a lei i sindacalisti della Csil FP.

“Ministro vigili anche sulla tutela dei diritti dei dipendenti e della popolazione evitando il collasso dell’ospedale di Tivoli”, scrivono dalla Cisl FP alla Lorenzin chiedendo un “potenziamento strutturale, organizzativo ed organico adeguato alle esigenze del territorio e della popolazione”.

Da quando si è cominciato a parlare del piano di riorganizzazione della sanità regionale, col nuovo piano varato un mese fa da Zingaretti e dalla Cabina di Regia sulla Sanità, l’attenzione è stata tutta rivolta ai due nosocomi che rischiano un “drastico” ridimensionamento ma poche parole sono spese sulla struttura tiburtina chiamata a raccogliere tutti i pazienti “orfani” dei presidi di Monterotondo e Subiaco.

“In virtù dei radicali cambiamenti che coinvolgono l’Asl Roma G – ha scritto nella missiva il delegato Cisl FP Marco Costantini -, espressi nel Piano di Rientro del Disavanzo del Settore Sanitario firmato il 21/03/14, pur rallegrandoci per l’interesse del Ministro nei confronti dei presidi che subiranno un maggior ridimensionamento e modifiche strutturali, le quali ci auguriamo possano essere discusse con le rappresentanze sindacali, ci lascia perplessi la scarsa attenzione nei confronti del Presidio Ospedaliero di Tivoli, il quale risulta essere il centro di riferimento dell’Asl Roma G”.

“Riteniamo utile – prosegue Costantini -, a fronte dell’inevitabile aumento del carico di lavoro che deriverà dall’imminente riorganizzazione, fare presente che nell’ospedale di Tivoli a tutt’oggi esistono realtà di reparti di degenza impossibilitati all’apertura per via di croniche carenze organiche, realtà di cantieri aperti ovunque che non permettono il soddisfacimento dei bisogni della popolazione. Persiste una realtà di posti letto per numero di abitanti enormemente al di sotto della media regionale e nazionale, che si ripercuote in un Pronto Soccorso sovraffollato, che non riesce a far fronte alle domande della popolazione, con pazienti in barella che stazionano anche per giorni perché non disponibile una più adatta collocazione”. 

Testo da visualizzare in slide show

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