Tmb, il Mibac chiede la revoca delle autorizzazioni viziate da “illegittimità”

#NLCronaca – #GuidoniaMontecelio – Ancora una volta il Ministero dei Beni culturali e paesaggistici, con la nota del 15 maggio ha ribadito l’illegittimità del procedimento autorizzativo alla costruzione del TMB seguito dalla Regione Lazio ma, stavolta, ha richiesto agli uffici regionali “la revoca, in via di autotutela, degli atti e titoli abilitativi emessi, in quanto […]

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#NLCronaca – #GuidoniaMontecelio – Ancora una volta il Ministero dei Beni culturali e paesaggistici, con la nota del 15 maggio ha ribadito l’illegittimità del procedimento autorizzativo alla costruzione del TMB seguito dalla Regione Lazio ma, stavolta, ha richiesto agli uffici regionali “la revoca, in via di autotutela, degli atti e titoli abilitativi emessi, in quanto evidentemente viziati da illegittimità”.

A darne notizia il Comitato di risanamento ambientale.

“In particolare – fanno sapere dal Cra – , il MIBAC e la Soprintendenza ai Beni paesaggistici del Lazio fanno sapere che ben tre lettere di richiesta di chiarimento, circa il procedimento adottato dalla Regione Lazio per autorizzare il megaimpianto per il trattamento dei rifiuti all’Inviolata di Guidonia, sono rimaste senza risposta. Il Dipartimento regionale, che nel 2009 (per il sesto invaso di discarica) e nel 2010 (per il TMB) licenziò l’AIA autorizzativa a favore di Ecoitalia ’87 e del CO.LA.RI., entrambe società di Manlio Cerroni, ha emesso “provvedimenti in carenza del necessario parere paesaggistico” e, nonostante la richiesta di conoscerne la ragione, non ha dato riscontro agli uffici ministeriali”.

IL COMMENTO DEL CRA

“Se un manufatto non ha i titoli abilitativi per la sua costruzione va demolito: così ci insegnano i manuali di urbanistica e le norme regionali e comunali. Cosa aspettano le autorità municipali di Guidonia Montecelio a prendere le distanze da quell’inutile ed illegittima costruzione nel bel mezzo del Parco naturale archeologico dell’Inviolata? Ma il Consiglio regionale del Lazio non aveva approvato una risoluzione, in seguito agli arresti “eccellenti” di gennaio, con la quale si impegnava a ricontrollare tutte le autorizzazioni rilasciate a Cerroni?”

IL TAR

il 9 luglio prossimo il TAR del Lazio discuterà il ricorso proposto nel gennaio 2008 dalle associazioni locali contro il Decreto n.93 emesso dall’allora Commissario all’Emergenza rifiuti, Piero Marrazzo, che autorizzò in via preliminare l’impianto TMB all’Inviolata.

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