Guidonia rischia di dire addio al Centro Prevenzione Tumori. Lanciato SOS al sindaco

#NLSanità – #GuidoniaMontecelio – Il Distretto sanitario di Guidonia si è trasferito da via Fratelli Gualandi all’IHG con tanto di benedizione del vescovo ma ha lasciato dietro di sé pezzi importanti che sono rimasti senza spazi come l’ormai ventennale Centro Prevenzione Tumori che conta ben 25mila cartelle trattare in questi ultimi due decenni. Dopo la […]

Guidonia rischia di dire addio al Centro Prevenzione Tumori. Lanciato SOS al sindaco

#NLSanità – #GuidoniaMontecelio – Il Distretto sanitario di Guidonia si è trasferito da via Fratelli Gualandi all’IHG con tanto di benedizione del vescovo ma ha lasciato dietro di sé pezzi importanti che sono rimasti senza spazi come l’ormai ventennale Centro Prevenzione Tumori che conta ben 25mila cartelle trattare in questi ultimi due decenni. Dopo la battaglia per far arrivare un mammografo da Colleferro (usato lì come attaccapanni) dopo la rottura di quello storico del Centro, ora la battaglia si sposta addirittura sulla sopravvivenza del CPT stesso. All’inizio sembrava che i bagagli si potessero fare per trasferirsi nella palazzina “F”, dove si trova ora il Distretto, poi nella palazzina “G”, in fase però di ricostruzione, e infine nel seminterrato della palazzina “I” dell’IHG in comodato d’uso gratuito dopo, però, lavori di ammodernamento, ma la Regione avrebbe detto “no” per una possibile incompatibilità per la commistione tra pubblico e privato. Il mammografo si trova ora nella palazzina “I” ed ha funzionato un giorno solo mentre le liste di attesa si allungano a sproporzione: quella dei programmi di screening si aggira intorno a 230 mentre quella del CPT, volontaria e fuori screening sta raggiungendo quota 400. L’allarme è stato lanciato da Anna Maria Tafani, presidente della consulta delle associazioni: “Lo spazio nel Distretto nella palazzina “F” ci sarebbe – ha detto Tafani – a noi bastano due stanze e ci sarebbero quelle ora adibite a biblioteca e sala polifunzionale. Non si può togliere ad una Città come Guidonia Montecelio un servizio che spetta a ben 68300 persone”. L’idea della direzione sarebbe quella di spostare il servizio a Palombara Sabina, però difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici soprattutto per le donne che devono barcamenarsi quotidianamente con mille impegni e che finirebbero per trascurare la propria salute. “Il tavolo di confronto previsto – ha detto ancora la presidentessa – è caduto nel vuoto. Ho chiesto al sindaco di Guidonia un incontro e di intervenire per difendere un servizio che in  molti casi, come nel mio, ha significato salvare delle vite grazie a diagnosi precoci e interventi tempestivi. Siamo pronte alla mobilitazione per difendere il Centro così come fatto sempre in passato”.

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