Asl Roma G: personale in agitazione contro i tagli ai servizi essenziali

#NLSanità – Il personale dell’Asl Roma G “in agitazione” contro i tagli e le esternalizzazioni. “Basta decisioni prese dell’alto senza condivisioni con le parti sociali”, commentano dalla Cisl. “Già la situazione dell’Asl Roma G – ha criticato in una lettera al Prefetto il segretario della Cisl FP Dimitri Cecchinelli – si trova oggi in uno […]

Asl Roma G: personale in agitazione contro i tagli ai servizi essenziali

#NLSanità – Il personale dell’Asl Roma G “in agitazione” contro i tagli e le esternalizzazioni. “Basta decisioni prese dell’alto senza condivisioni con le parti sociali”, commentano dalla Cisl.
“Già la situazione dell’Asl Roma G – ha criticato in una lettera al Prefetto il segretario della Cisl FP Dimitri Cecchinelli – si trova oggi in uno stato di crisi di inaudita gravità. La Cisl si sente obbligata a denunciare la grave situazione. Non è accettabile la chiusura di interi ospedali o reparti nella zona dell’Asl Roma G. I sei ospedali di questa azienda dispongono infatti di soli 500 posti letto a fronte dei 1452 previsti, con un rapporto di 1.02 posti ogni mille residenti rispetto ai 2.97 previsti dallo standard regionale”.

I TAGLI
Certo, la questione della carenza di posti letto non è una novità per la Roma G ed è stata più volte criticata da sindacati e politici. A far “traboccare il vaso”, però, sono state le ultime decisioni prese dalla direzione generale. Prima è stata la volta della chiusura delle Tac di notte in tutti gli ospedali tranne che a Tivoli, con esami fatti con la telerefertazione ma con la conseguenza di dover trasferire al San Giovanni Evangelista tutti i pazienti più gravi che necessitano di una tac con il mezzo di contrasto, ma soprattutto il taglio del servizio di navetta. Poi è venuto il taglio del servizio navetta, che entrerà in vigore da oggi, con ambulanze presenti negli ospedali della Roma G solo dalle 8 alle 16. Pomeriggio e notte il servizio sarà garantito da due mezzi, presenti a Tivoli e Colleferro, e da ambulanze che devono arrivare da Roma. Dall’Asl promettono che il risparmio, di denaro e di risorse umane, sarà “reinvestito” negli stessi ospedali.

“Fatto ancor più grave – ha aggiunto Cecchinelli -, è il continuo ricorrere alle esternalizzazioni di molti servizi sanitari adottate dai vari Direttori Generali per garantire i livelli minimi di assistenza anche nell’area dell’emergenza urgenza. E’ inoltre appena il caso di far notare come azioni con pesanti ricadute sui servizi al cittadino ed ai relativi diritti, siano state condotte nel totale dispregio del dovuto confronto con le forze sociali ponendo in discussione i fondamenti dello stato di diritto”.

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