LA DENUNCIA
“Lo sciopero – ha commentato Fausto Quattrini segretario della Filcams Cgil – contesta il mancato pagamento delle nove mensilità arretrate, il mancato accordo con l’azienda, la possibilità di salvaguardare i livelli occupazionali oltre alla mancanza di una strategia aziendale futura. Il centro che è stato rilevato nelle quote societarie da Ottobre 2012 dal Pier Luigi Moscini, ad oggi unico amministratore della società non ha ancora ad un anno e mezzo dal suo subentro un piano di rientro ed un piano di rilancio aziendale, pertanto i lavoratori addetti essendo molto preoccupati di non recuperare tute le mensilità arretrate oltre a non vedere un futuro condivisibile si asterranno dal lavoro fino al raggiungimento di un accordo con l’azienda che possa dare certezze future. I lavoratori consapevoli dello sforzo che l’azienda ha fatto fino ad oggi, ma non è certo colpa loro se Equitalia ha bloccato i conti correnti dell’azienda oltre alle fatture della Regione Lazio essendo questa un azienda accreditata. Le organizzazioni sindacali, FILCAMS CGIL e UGL, hanno fatto richiesta al sindaco di Tivoli di intervenire per sollecitare quanto già da noi richiesto presso la Regione Lazio di promuovere un incontro al fine di verificare se ci sono garanzie per tutti i livelli occupazionali avendo l’azienda già effettuato i licenziamenti in base alla legge Fornero. Sarà nostra cura comunicarvi da lunedì se ci saranno ulteriori sviluppi”.
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