#NLPolitica #Tivoli – Non è passato di certo inosservato l’intervento del Sindaco Proietti sulla vicenda della Nathan che ha scatenato una raffica di polemiche dall’opposizione. Sulla vicenda è subito intervenuto con una nota il consigliere comunale, e segretario cittadino, del Pd Alessandro Fontana: “Da Giuseppe Proietti un intervento tardivo e fuori tempo massimo. L’attuale sindaco di Tivoli avrebbe dovuto agire in passato con ben altra solerzia e attenzione per tutelare in modo fattivo la Villa di Adriano, quando da alto dirigente del Ministero dei Beni culturali poteva spendere il suo ruolo e la sua autorevolezza per vincoli più stringenti. Invece si è sostanzialmente disinteressato dell’intera vicenda. Ora, che sia proprio lui a erigersi a paladino della difesa dell’integrità della Villa di Adriano appare francamente stucchevole”.
“Nel 2009 – continua Fontana – la soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e più di recente nel 2012 la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, hanno espresso “parere favorevole all’intervento in progetto, vale a dire al piano di lottizzazione Nathan. In particolare, nella nota del 17/11/2009, la Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio, scriveva “il piano di lottizzazione in progetto insiste in un’area prossima al complesso monumentale di Villa Adriana, nella cosiddetta zona tampone che circonda il sito Unesco…codesta direzione ritiene di poter esprimere parere favorevole all’intervento in oggetto a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito specificate…”. Al Ministero dove Proietti ricopriva un ruolo di primo piano, sapevano dell’esistenza della zona cuscinetto Unesco e della necessità di tutelarla. Ciò nonostante è stato dato il via libera all’intervento e non risulta nessuna presa di posizione contraria all’edificazione da parte di Giuseppe Proietti”.
“Questa la semplice ricostruzione della realtà dei fatti. E oggi, come sindaco di Tivoli – conclude Fontana – Proietti non può cercare di coprire le sue responsabilità passate ricorrendo a qualche espediente mediatico per camuffare l’evidenza. Come Partito Democratico continueremo a esercitare il massimo della vigilanza per difendere l’area archeologica contro ogni rischio di speculazione e rinnoviamo l’appello al ministro Franceschini ad apporre il vincolo di inedificabilità assoluta, l’unico modo per garantire una tutela integrale e definitiva”.
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