#NLPolitica #Tivoli #Nonath – Dopo le promesse della campagna elettorale, l’Amministrazione Comunale si è subito messa al lavoro per fermare la lottizzazione Nathan e per eliminare il muro di Ponte Lucano. La battaglia, per ora, si è spostata sui tavoli del Ministero dei Beni Culturali e su quelli dell’Ardis. Una “questione” da approfondire nell’autorizzazione paesaggistica e la richiesta di lasciare il vincolo per il rischio di esondazioni nell’area della Maremmana Inferiore sono i primi passi del sindaco Giueppe Proietti.
Mentre sul muro le novità sono poche, si è ancora in attesa del promesso tavolo tecnico tra Comune ed Ardis, le perplessità si sono spostate sulla rete fogniaria che non è in grado di smaltire, in caso di temporali, le “acque nere” e la pioggia. “Figuriamoci se si possono collegare all’attuale sistema fognario utenze per 3 mila persone come da progetto Nathan – ha spiegato il Primo Cittadino – l’Acea Ato 2 sta lavorando ad un nuovo collettore ma il cantiere è fermo in attesa di un’autorizzazione. Se non saranno terminati i lavori è impensabile far confluire altre acque in un sistema già al collasso”.
IL VINCOLO
“Abbiamo annullato la richiesta di deperimetrazione del vincolo per le aree a rischio esondazione di Ponte Lucano”, ha poi annunciato Proietti nel corso della tanto attesa conferenza stampa. Un appuntamento a cui non hanno voluto mancare diversi politici e sostenitori della coalizione civica. “Nell’area di Ponte Lucano e della via Maremmana Inferiore il pericolo di esondazioni non è cessato. La storia degli ultimi anni lo dimostra”, ha spiegato Proietti per motivare l’annullamento della richiesta, inoltrata nel 2005 dall’allora sindaco Marco Vincenzi e ad oggi ancora pendente.
Un vincolo che potrebbe scrivere la definitiva parola “fine” ad una parte del progetto di lottizzazione Nathan, circa 60 mila metriquadri.
IL PROGETTO NATHAN
Alla lottizzazione manca, ad oggi, solo l’autorizzazione a costruire. Il progetto ha ricevuto tutti i pareri e le autorizzazioni previste. Anche la convezione è stata firmata, durante l’amministrazione Gallotti. “Io mi sono occupato di questa vicenda solo quando si è trattato di elaborare l’area di rispetto per il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, un parere non vincolate”.
NO NATH
Per gli altri 120 mila metriquadri che dovrebbero sorgere nell’area di via Galli il Comune ha richiesto al Ministero un chiarimento. “Abbiamo individuato un particolare, importante, nella fascicolo della Nathan, riguarda l’autorizzazione paesaggistica. A giorni attendiamo una risposta”. Dal Municipio non è filtrato nulla sull’oggetto del chiarimento, la speranza è che l’attesa sia davvero breve.
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