#NLTivoli #noantenne #stopantenne – Paterno 2, Vodafone 0, questo al momento il “parziale” dall’incontro – scontro che da cinque anni coinvolge i residenti del Rione ed il gestore telefonico. Dal Municipio, ieri mattina alle 6, la polizia locale ha notificato l’ordinanza di sospensione dei lavori nel cantiere di via Val Badia, a pochi metri da due scuole, dopo il primo “stop” chiesto dal Sindaco sabato scorso durante il sit in organizzato a tempo di record dal Comitato.
L’ORDINANZA DEL SINDACO
“L’atto – spiegano dal Municipio – comprende anche l’inibizione dell’attivazione degli impianti. L’ordinanza è stata firmata dal sindaco Giuseppe Proietti ieri pomeriggio ed è stata immediatamente notificata per posta elettronica certificata alla compagnia telefonica. Con lo stesso provvedimento, il primo cittadino ha chiesto ai dirigenti dei settori comunali interessati di verificare la regolarità di tutta la documentazione presentata dalla compagnia telefonica nella comunicazione di inizio lavori inviata al Comune, comprese le prescrizioni presenti nelle autorizzazioni degli altri enti, in particolare Arpa, Regione Lazio e Mibac”. In contemporanea si proverà a cercare una soluzione alternativa che possa essere accettata da tutte le parti coinvolte.
LA PROTESTA DEI RESIDENTI
Se il Primo Cittadino, Giuseppe Proietti, è potuto intervenire il merito va tutto al Comitato di Quartiere che, sabato mattina, ha scoperto a cosa serviva quel cantiere “misterioso” che durava da qualche giorno. Al momento di installare le antenne i residenti hanno capito che si trattava di un’antenna, in un secondo momento che era “l’antenna” del 2009, e con un veloce tam tam per Paterno hanno radunato diversi cittadini riuscendo a fermare il cantiere. Sul posto sono stati chiamati alcuni consiglieri comunali, Manuela Chioccia, Nello Rondoni ed Alessandro Petrini, e poi il Sindaco.
LA STORIA DELL’ANTENNA
Era il novembre 2009 quando sul tetto dell’hotel ex Padovano, allora chiuso e fresco di restyling, comparve un traliccio. Il sospetto di molti si concretizzò dopo poco, si trattava di un antenna. Partì, così, un sit in permanente davanti ai cancelli della struttura di Villa Adriana e dopo un paio di settimane di proteste il Comune riuscì a bloccare i lavori. Cominciò così una luna trattativa tra Amministrazione e Vodafone che non arrivò a nessun accordo siglato ma portò ad un ricorso al Tar da parte del gestore. I giudici gli diedero ragione, potevano installare ma avrebbero dovuto accettare un eventuale proposta del Municipio se ritenuta idonea. La vicenda in questi cinque anni, dopo aver attraversato tre amministrazioni comunali e due gestioni di commissari prefettizi, non finita totalmente nel dimenticatoio. Un paio di anni fa, infatti, la Vodafone fece un altro tentativo di realizzare l’impianto sempre a Paterno, nei pressi della caserma dei vigili del fuoco. Anche in quell’occasione il Comitato protestò riuscendo ad evitare l’antenna.
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