Guidonia, in teatro per parlare di violenza sulle donne
Sarà la vera storia di Beatrice Cenci la protagonista della “Giornata mondiale contro la violenza di genere”. Il comune di Guidonia Montecelio ha deciso di ricordare la manifestazione con uno spettacolo teatrale promosso dall’ assessorato alla Cultura e le Pari opportunità previsto per il 28 novembre al Teatro Imperiale alle ore 18.30 dedicato alla famosa […]
Sarà la vera storia di Beatrice Cenci la protagonista della “Giornata mondiale contro la violenza di genere”. Il comune di Guidonia Montecelio ha deciso di ricordare la manifestazione con uno spettacolo teatrale promosso dall’ assessorato alla Cultura e le Pari opportunità previsto per il 28 novembre al Teatro Imperiale alle ore 18.30 dedicato alla famosa figura diventata eroina popolare. Beatrice Cenci era la figlia del conte Francesco Cenci, uomo violento e dissoluto, condannato due volte per “colpe nefandissime”, fece subire alla figlia le angherie e le insidie peggiori fino all’età di 15 anni quando decise di segregarla, insieme alla matrigna Lucrezia, a Petrella Salto, in un piccolo castello del Cicolano, chiamato la Rocca, nel territorio del Regno di Napoli, di proprietà della famiglia Colonna. Una storia risalente alla metà del sedicesimo secolo, portata in scena dalla compagnia teatrale Il Caravaggio, per la regìa di Davide Lepore su testi di Simone Martino e Giuseppe Cratella, musiche e orchestrazione di Simone Martino. “La violenza contro le donne, il predominio di genere esercitato dagli uomini quasi prevalentemente nell’ambito familiare, per mano di padri, fidanzati, mariti, compagni, è un fatto culturale che ha radici antiche in questo Paese. La storia di Beatrice Cenci è infatti emblematica anche se risale a sei secoli fa, questa donna venne imprigionata dopo avere subito qualunque tipo di violenza da parte di un padre padrone”, commenta il delegato alle Pari Opportunità Anna Maria Vallati.

