#NLTivoli #NLCronaca – Neanche il tempo di inaugurarlo e, in pratica, subito chiuso, torna alla ribalta lo “scempio” del Santuario d’Ercole Vincitore e per squarciare la coltre di silenzio calata su tempio da Palazzo San Bernardino è partita una lettera al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Nonostante dei lavori di restauro, durati anni e costati 15 milioni di euro, il sito è chiuso dal settembre 2011 dopo l’inaugurazione in pompa magna del giugno dello stesso anno. “Le scrivo per segnalarLe un’incresciosa situazione che coinvolge uno dei più grandi tesori che la nostra Nazione possiede” le parole dell’assessore al Turismo e alla Cultura Urbano Barberini, autore della missiva. Nella lettera vengono chiesto al Ministro informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori e sulla possibile riapertura del sito.
LA LETTERA
“Il grandioso complesso archeologico-monumentale, salvo per i pochi mesi successivi all’inaugurazione, risalente al giugno 2011, è rimasto sempre chiuso. In corso ci sono, e ci sarebbero, altri interventi di restauro nell’area più moderna della struttura, ma nulla si sa in merito allo stato di avanzamento né si conosce la data della possibile riapertura del sito”.
“Tivoli, ed i tiburtini, sono cresciuti nel segno del mito di Ercole, cullando la speranza di poter godere appieno delle bellezze del Santuario. Inutile sottolineare l’importanza del Tempio in chiave turistica, sarebbe il quarto gioiello – quarto solo in ordine di apertura – di una Città che già vanta due Siti Unesco, Villa Adriana e Villa d’Este, e la splendida Villa Gregoriana, un parco archeonaturalistico unico. L’Ercole Vincitore, con il suo maestoso teatro, potrebbe offrire una cornice unica per ogni genere di spettacolo e con la Villa Adriana potrebbe offrire due location ideali per artisti di fama internazionale. Penso che solo Roma, e poche altre città al mondo, possano offrire simili “palchi”. La storia moderna di questo Tempio sembra lo specchio della nostra Italia che pur avendo tante potenzialità, tante eccellenze, non riesce a sfruttarle appieno”.
“Le scrivo, dunque, per chiederLe in prima istanza notizie in merito allo stato di avanzamento dei lavori. A nome della Città, poi, Le chiedo la possibilità di aprire nuovamente il Tempio, anche se non interamente visitabile, cosa peraltro già effettuata nei mesi successivi all’inaugurazione. L’Amministrazione che rappresento è disposta ad offrire ogni tipo di supporto e, per cominciare, sarebbe lieta di poter donare un logo per il Santuario, ideato e disegnato dai nostri studenti degli istituti superiori che sempre di più sono coinvolti nelle vicende della Città e legati alla sua storia, come testimonia la lettera inviata mesi or sono al Ministro dei Beni Culturali con la quale manifestavano preoccupazione per le sorti di Villa Adriana”.
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