Tivoli: conosciuta su internet e poi violentata, in manette uomo dei castelli
#NLCronaca #NLTivoli #Pedofilia – Conosciuta su internet e poi raggirata ed abusata, incubo per una giovane dell’hinterland tiburtino. Lei, una semplice ragazza di 16 anni, è finita nelle mani di un uomo di Marino, 44 anni arrestato, che prima è riuscita a farla andare a casa sua e poi la violentata più volte. Una storia […]
#NLCronaca #NLTivoli #Pedofilia – Conosciuta su internet e poi raggirata ed abusata, incubo per una giovane dell’hinterland tiburtino. Lei, una semplice ragazza di 16 anni, è finita nelle mani di un uomo di Marino, 44 anni arrestato, che prima è riuscita a farla andare a casa sua e poi la violentata più volte. Una storia di violenza in cui, ancora una volta, è stato importantissimo il ruolo dei protocolli del codice rosa integrato attivato tra Pronto soccorso di Tivoli, centro antiviolenza Le Lune e Commissariato.
Tutto sarebbe cominciato ad ottobre quando i due si sono conosciuti tramite un’applicazione per incontri on.line. All’epoca la ragazza si sarebbe presentata come maggiorenne ma poi, oltre all’aspetto che non faceva pensare ad una persona con più di 18 anni, successivamente avrebbe comunque detto la verità sulla sua età. I due, comunque, iniziano a scambiarsi messaggi tramite l’applicazione e poi, dopo essersi scambiati i numeri di telefono, hanno iniziato a messaggiarsi su whatsapp e a telefonarsi. L’uomo avrebbe, così, cominciato con le avance coinvolgendo anche un’amica della ragazza che in un’occasione, poi rivelatasi cruciale, aveva prestato il suo telefono per fargli fare una telefonata “all’amico”.
Giorno dopo giorno l’uomo convive la giovane ad incontrarsi a Roma. Lei salta la scuola e all’insaputa della famiglia va all’appuntamento a Roma Termini, una volta li cede poi alle richieste di andare a fare due chiacchiere a casa sua, in una frazione di Marino. Appena arrivati in casa, poi, lui le fa spegnere il telefono dopo che la ragazza aveva chiamato una sua amica e cominciano la violenza. Passano le ore, e quando la madre non vede rientrare a casa la figlia dalla scuola si preoccupa, allertando i suoi familiari che passano al setaccio i luoghi frequentati dalla ragazza ed anche diversi capolinea dei bus e della metropolitana di Roma. Sarà l’amica della giovane a dare l’indicazione decisiva: “è da un suo amico, ho il suo numero”. Contattato più volte, alla fine l’uomo sotto la minaccia dell’intervento delle forze dell’ordine, da appuntamento alla zia della ragazza per andarla a riprendere. Pur se visibilmente scossa, la giovane in un primo momento non ha confidato nulla dell’accaduto. Solo una volta a casa è scoppiata in lacrime ed ha raccontato tutto. Subito, quindi, la corsa verso l’ospedale di Tivoli dove i medici l’hanno visitata e dimessa con una prognosi di alcuni giorni per delle escoriazioni riscontrate su varie parti del corpo. Il personale del pronto soccorso appena emersa la violenza ha avviato il codice rosa integrato ed ha avvisato la polizia. Sul posto è intervenuto il pool antiviolenza, coordinato dal primo dirigente Maria Chiaramonte e diretto dall’ispettore superiore Davide Sinibaldi, che poi insieme alla squadra giudiziaria hanno condotto le indagini.
Gli agenti hanno rintracciato l’abitazione ma senza trovare l’uomo ma dopo altre verifiche lo hanno intercettato nei pressi dell’attività lavorativa della sua attuale compagna e bloccato. In casa sua i poliziotti hanno trovato due valigie, già preparate, contenenti i suoi effetti personali, forse per una sua fuga.

