#NLCronaca – Marcellina e Licenza, destino in comune per i due paesi. Nei due centri, infatti, sono stati realizzati dei centri per rifugiati politici, due nel centro della sabina ed uno in quello della valle licinese, tutti che sembrerebbero essere riconducibili al consorzio Eriches 29 finito agli onori della cronaca giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale.
Il primo a muoversi è stato il sindaco di Marcellina, Pietro Nicotera, che ha scritto al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per chiedere notizie sul futuro dei due centri (uno attivo da anni e l’altro aperto da qualche mese) ma anche per protestare “non sono disposto ad accettare che il territorio del Comune da me amministrato possa rappresentare una fonte di guadagno per personaggi di pochi scrupoli e di estrema pericolosità raggiunti da provvedimenti di inaudita gravità con accuse di associazione di stampo mafioso”.
“Nei giorni scorsi – ha scritto Nicotera – ho potuto avere contezza dei nomi delle persone coinvolte nell’indagine tristemente nota come Mafia Capitale ed ho rilevato la presenza di personaggi che, a vario titolo, hanno interessi sul territorio del comune di Marcellina del quale sono Sindaco. La comunità di Marcellina non ha mai manifestato intolleranza nei confronti delle persone ospitate nei centri in questione. Nella mia qualità di Primo Cittadino chiedo, pertanto, che si riferisca su ciò che sta avvenendo e quali siano i provvedimenti che saranno adottati anche e soprattutto in ordine al mantenimento delle strutture per rifugiati politici sul territorio del Comune di Marcellina alla luce di quanto emerso in questi giorni”.
LICENZA
“Il sindaco di Licenza dovrebbe seguire l’esempio del suo collega di Marcellina”, hanno scritto da Cittadini per Subiaco invitando il primo cittadino licinese Giuseppe Rinaldi ad attivarsi. “Il centro di accoglienza SPRAR GU.Se.Vi. presente nel Comune di Licenza è gestito dalla Cooperativa Eriches 29 di Salvatore Buzzi, recentemente arrestato per i fatti rivelati dall’indagine di Mafia Capitale proprio a causa delle attività illecite della Cooperativa.
Crediamo quindi sia indispensabile fare luce anche sulla gestione di questo centro, che come è dichiarato in un comunicato della stessa Eriches 29”.
“Ci auguriamo che anche a Licenza si segua la linea della fermezza necessaria in questi frangenti, anche alla luce del fatto che lo scorso anno i cittadini stranieri hanno protestato marciando per oltre 8 chilometri e restando seduti dieci ore nei pressi del casello autostradale della A24, lamentando, come hanno ampiamente riportato gli organi di informazione, di vivere ammassati anche in sei per camera in carenti condizioni igieniche e di assistenza”.
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