#NLCronaca #NLTivoli – Dopo un pomeriggio di chiusura “temporanea” è arrivata, in serata, l’ufficializzazione. La via Empolitana resterà chiusa fino a data da destinarsi. Il motivo del blocco della consolare è una crepa nel primo dei due archi, venendo da Tivoli, degli antichi acquedotti dell’Anio Novus. “Il Sindaco Giuseppe Proietti ha firmato l’ordinanza di chiusura di via Empolitana, agli Arci, in entrambe le direzioni. Fino ad almeno domani mattina (oggi, ndg) sarà interdetto il passaggio non soltanto a tutti i veicoli ma anche ai pedoni”, così hanno comunicato ieri sera dal Municipio.
“Poco fa i vigili del fuoco hanno confermato quanto già accertato intorno alle ore 17 dal settore tecnico di Palazzo San Bernardino: uno dei due ruderi dell’acquedotto romano – sotto il quale passa la strada – è interessato da una grossa crepa che ne mette seriamente in pericolo la stabilità, al punto che si può parlare di rischio cedimento”.
La crepa, sembra, fosse comparsa già da giorni ma solo ieri un cittadino l’ha condivisa sulla pagina di facebook del Sindaco. Dopo segnalazione sono partiti i controlli e già alle 17 i tecnici di Palazzo San Bernardino avevano dato il loro responso. “E’ da chiudere la strada”. Dopo di loro sono intervenuti anche i tecnici dei vigili del fuoco che hanno ribadito il responso aggiungendo: “vietato anche il traffico pedonale”, cancellando, così, l’idea di spostare il capolinea della Cat al campo sportivo Stella Mattutina, così da lasciare comunque il servizio di trasporto pubblico ai residenti dell’Arci.
E ora subito al lavoro, da Palazzo San Bernardino, per disporre nel più breve tempo gli interventi necessari al ripristino della circolazione, veicolare e pedonale. “Il Sindaco Proietti ha già contattato i tecnici della Provincia di Roma e sono stati disposti ulteriori sopralluoghi sia per stasera sia per domani mattina, per disporre immediati e urgenti interventi per il ripristino del transito veicolare e del passaggio pedonale. Si sta lavorando a percorsi alternativi per i mezzi pubblici”.
La situazione dell’arco romano sembra ben più grave di quella di due anni fa quando la caduta di alcuni sassi aveva portato alla chiusura per quattro giorni dell’Empolitana. Quella volta “bastò” togliere tutta la vegetazione che era cresciuta sui resti dell’acquedotto e far cadere i pezzi di intonaco pericolanti. Oggi, invece, sul muro si è aperta una grande crepa e l’intervento per la messa sicurezza appare ben più importante.
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