Colle Cesarano: protesta sotto la Regione, ora nuove trattive per salvare 28 posti di lavoro

#NLTivoli #NLSanità – Uno spiraglio, forse anche di più, si è aperto per i 28 lavoratori licenziati dalla clinica neuropsichiatrica di Colle Cesarano. Dopo giorni di presidio davanti ai cancelli della struttura, la protesta si è spostata, lunedì mattina, sotto alla Regione Lazio ed una delegazione è stata ricevuta dalla cabina di regia per la sanità e l’assessorato al Lavoro. Dalla riunione è emersa la possibilità di riaprire le trattative e riprendere in mano l’accordo, in pratica già raggiunto ma non sottoscritto per “l’assenza” della cabina di regia prima di Natale, che porterebbe alla salvaguardia dei 28 licenziati. Per gli infermieri ci sarebbe una deroga per la clinica mentre per gli altri il riassorbimento potrebbe passare attraverso un nuovo accreditamento con l’Asl.

Soddisfazione è stata espressa dai sindacati. “Sembra che questa volta ci sia l’intento comune, delle parti sociali ed anche delle componenti politiche, di arrivare ad un accordo – ha commentato Dimitri Cecchinelli, segretario di Roma e Rieti della Cisl Fp -. Speriamo che ci sia una giusta chiusura per questa vicenda che preveda il riassorbimento di tutti i lavoratori che ad oggi, di fatto, sono ancora licenziati. Siamo convinti che la struttura di Colle Cesarano deve andare avanti, può essere potenziata ed offrire altri posti di lavoro sul territorio”.

Commenti positivi anche dal “mondo della politica”. “La clinica Colle Cesarano – ha commentato Marco Vincenzi, capogruppo del Pd in Regione che ha partecipato all’incontro di lunedì – è una realtà sanitaria di eccellenza nel campo neuropsichiatrico. I medici, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari hanno dimostrato elevati standard di professionalità e competenza scientifica. Un patrimonio che non può essere assolutamente disperso. Bene quindi, l’impegno della Regione ad intavolare subito una trattativa con la proprietà della clinica e la Asl Rm G per scongiurare i licenziamenti. Un forte segnale di attenzione, per il quale ringrazio l’assessore al lavoro, Lucia Valente e la cabina di regia per la sanità. Un passo importante, anche se non può essere l’unico ora serve rivedere la distribuzione dei posti letto e l’attività di assistenza neuropsichiatrica riconosciuta alla struttura sanitaria tiburtina, in modo da garantire il mantenimento dei livelli occupazionali in modo definitivo e stabile”.

Testo da visualizzare in slide show

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