#NLTivoli #NLCronaca – Due bus diretti in Romania, da Stacchini ancora rimpatri per una trentina di persone. E così i “residenti” della baraccopoli abusiva di Tivoli Terme scendono sotto i cento, così pochi erano stati solo per pochi giorni dopo lo sgombero voluto dal sindaco Gallotti nel 2011 quando per mancanza l’area si riempì di nuovo.
Il progetto dei rimpatri è condotto dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Caritas Diocesana: “il Comune – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Maria Luisa Cappelli – da un contributo per il viaggio alla Caritas, nessun soldo a loro menchè meno contributi per farli andar via. Insieme alla Caritas, poi, verificheremo anche il loro l’arrivo in patria”, per evitare che scendano o che vengano fatti scendere la confine.
Così mentre procede il lavoro per ridurre gli occupanti si inizia a progettare il futuro. Nell’area, infatti, tra gli occupanti c’è un piccolo gruppo di famiglie che risiedono nella zona da oltre un decennio, alcuni anche reduci del primo sgombero firmato dall’allora sindaco Marco Vincenzi nel 2007. Persone, queste, integrate nella zona e che mandano regolarmente i figli a scuola: “vedremo con Caritas e Comunità di Sant’Egidio cosa fare”.
Prossima tappa, ora, un nuovo censimento della baraccopoli così da certificare i risultati sin’ora raggiunti.
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