500 firme per la Mensa Ponderaria, il Comune pronto a riqualificare il sito

#NLCultura #NLTivoli – Una petizione per “salvare” la Mensa Ponderaria, oltre 500 cittadini si sono schierati in difesa di uno dei più antichi monumenti di Tivoli. Il sito archeologico, che si trova accanto al Duomo, è chiuso da decenni e, nel corso di lavori di riqualificazione, è stato coperto con una struttura “moderna” per salvaguardarlo. […]

500 firme per la Mensa Ponderaria, il Comune pronto a riqualificare il sito

#NLCultura #NLTivoli – Una petizione per “salvare” la Mensa Ponderaria, oltre 500 cittadini si sono schierati in difesa di uno dei più antichi monumenti di Tivoli. Il sito archeologico, che si trova accanto al Duomo, è chiuso da decenni e, nel corso di lavori di riqualificazione, è stato coperto con una struttura “moderna” per salvaguardarlo. Struttura, però, di dubbia efficacia e soprattutto di grande impatto estetico, tanto da essere soprannominata la “fermata dell’autobus” per la somiglianza con i capolinea del Cotral. Le aree intorno alla Mensa, inoltre, si trasformano in una giungla di erbacce e in una piccola discarica di rifiuti.

“Chiediamo un tempestivo intervento, la rimozione integrale dell’attuale copertura per poter riportare la scalinata del Duomo allo stato originario e, con l’occasione, chiediamo l’apertura definitiva del sito”.

COS’E’ LA MENSA PONDERARIA

La Mensa Ponderaria, risalente al primo secolo avanti Cristo, era la sede delle unità di misura per il mercato. Scoperta quasi per caso sul finire del 1800, fu portata alla luce nei primi tre decenni del ‘900.

LA PETIZIONE

“Circa 15 anni fu ristrutturata per eliminare le infiltrazioni d’acqua che ne mettevano a serie rischio la conservazione – hanno scritto nella petizione i cittadini -. I lavori, inoltre, valorizzando finalmente il sito archeologico, ne avrebbero consentito la fruizione turistica che con il tempo avrebbe potuto dare un notevole contributo a rivitalizzare il nostro così osannato, ma in realtà così bistrattato, centro storico”.

“Forse ci eravamo illusi – proseguono – traendo conclusioni affrettate, mentre la realtà attuale è ben peggiore della situazione ante lavori. Quello che ci resta è una copertura obbrobriosa, una buca ricettacolo di immondizia e topi, una visuale della Cattedrale e della scalinata compromessa, un evidente degrado urbano. Siamo stanchi di non avere risposte e siamo stanchi di vivere nell’abbandono. Vogliamo essere considerati e vogliamo vedere migliorare le condizioni ambientali del quartiere”.

IL SINDACO

“Sarebbe più opportuno individuare una soluzione tecnica più compatibile con il contesto – ha commentato il sindaco Giuseppe Proietti che ha ricevuto la petizione martedì mattina – sia per la copertura che per la fruibilità. Lo scavo intorno alla Mensa, pur se coperto dalla tettoia, è una buca a cielo aperto. Ci attiveremo insieme alle Soprintendenze, sia quella Archeologica che quella Monumentale, per trovare una soluzione che porti ad un inserimento congruo della struttura di protezione, comunque necessaria, nel contesto medievale”.

Un percorso che non appare di immediata soluzione  al pari delle procedure per la riapertura. Il sito, infatti, non è nelle disponibilità del Municipio ma del Demanio e, come per la Rocca Pia, dovrà essere effettuata una richiesta da parte del Comune per poterlo prendere in carico.

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