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Tivoli: il censimento delle discariche abusive, 400 tonnellate di spazzatura

#NLCronaca #NLTivoli – (Dal numero 5 di XL ora in distribuzione) Discariche abusive, oltre 400 tonnellate stimate di rifiuti, anche speciali, abbandonati nelle periferie della Città. Un fenomeno, purtroppo, di certo non nuovo ma che sta assumendo dimensioni importanti tanto che i volontari della polizia ambientale del Congeav hanno censito una decina di discariche, contando solo quelle più grandi, disseminate tra Villa Adriana, Tivoli Terme, ed anche in aree di pregio come Quintiliolo e Monte Ripoli.

“Se contiamo anche le piccole discariche, come ad esempio un solo materasso buttato sul ciglio della strada, arriviamo ad una trentina – spiegano dal Congeav -. Quelle importanti, dove è stato buttato anche dell’enternit, sono di meno ma si può stimare una mole di rifiuti tra le 400 e le 500 tonnellate. C’è di tutto, calcinacci, gomme, frigoriferi, legno, materassi, vecchi televisori, sacchi dell’immondizia e, come detto, eternit”.

Le discariche più importanti sono quelle di strada Galli, di Monte Ripoli, a Ponte Lucano vicino l’argine sinistro dell’Aniene, sotto i ponti dell’autostrada a Borgonovo, in via dei Tigli dietro al Cimitero, lungo la strada per San Grogorio. Cumuli di immondizia, un po’ più piccoli, si trovano lungo la strada di Quintiliolo, poco distante dal Santuario, dietro al Villaggio Adriano, lungo la strada per Marcellina ma anche all’Arci, con carcasse di elettrodomestici buttati nel fosso, e al Bivio di San Polo. “Ogni tanto intervengono dei volontari per pulirle, ma alcuni rifiuti possono essere smaltiti solo da ditte specializzate”.

VECCHI ELETTRODOMESTICI DA GUIDONIA

“Sicuramente qualche privato c’è ma molti, soprattutto per gli elettrodomestici, i materassi e gli scarti edili, sono ditte che anziché conferire i rifiuti nei siti specializzati usano le periferie di Tivoli. Abbiamo sorpreso recentemente, a Tivoli Terme, una ditta che per conto di una grande catena di elettrodomestici di Guidonia Montecelio che stava buttando una lavatrice ed un frigorifero appena ritirati a casa di un cliente. Gli operai avevano consegnato i nuovi elettrodomestici e, come spesso accade, avevano ritirato quelli vecchi che poi erano stati buttati davanti ai cassonetti di Tivoli”.

LA CURA

“Noi presidiamo le discariche per monitorare ed evitare i conferimenti, operiamo senza preavviso in tutte le fasce orarie. Servirebbe, però valorizzare queste aree, pulirle significherebbe creare solo altro spazio dove buttare l’immondizia. Dovrebbero essere, per quanto possibile visto che spesso si tratta di zone fuori mano, più illuminate, sorvegliate e, soprattutto, il più possibile utilizzate, vissute”. Un posto dove non va nessuno è un posto dove chi vuole buttare qualcosa che non dovrebbe lo può fare tranquillamente.

“I cittadini stanno collaborando moltissimo, si sentono partecipi – proseguono le guardie ambientali -. Ci segnalano di tutto, dallo sporco alle discariche. Chi volesse contattarsi può farlo su facebook, sulla pagina Congeav Guardie Ambientali, o all’e-mail congeavtivoli@libero.it”.

COMUNE & ASA

“Per pulire dovremo fare degli appalti – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Marialuisa Innocenti – soprattutto per lo smaltimento dell’eternit. Una tematica, quest’ultima, su cui faremo una campagna di sensibilizzazione. Per il controllo del territorio, invece, stiamo lavorando con la polizia ambientale e valutare come strutturare il servizio. Sono stati predisposti, intanto, controlli sia in borghese sia con le pettorine, così da evitare gli scarichi ma anche sanzionarli. Poi ogni discarica è una storia a se e richiede una soluzione specifica. Stiamo valutando caso per caso. Per i calcinacci stiamo valutando, lo faremo in accordo con l’assessore all’Urbanistica Martinez, di fare come in molti comuni dove il rilascio dei permessi edilizi è vincolato alla certificazione del corretto smaltimento dei rifiuti. Per l’eternit, invece, stiamo lavorando ad un progetto per un avviso pubblico per ditte che smaltiscano l’amianto del Comune a prezzi convenzionati e vogliamo offrire ai cittadini la possibilità di usufruire degli stessi prezzi”.

“Questo problema va affrontato a monte – ha aggiunto l’amministratore unico dell’Asa, Francesco Girardi – bisogna individuare i responsabili, tutti legati a ditte che scaricano in queste discariche abusive anziché conferire nei siti opportuni. Si tratta, oltre che di reati ambientali, anche di frode fiscale. Eclatante è il caso del negozio di Guidonia Montecelio, ma anche con i materassi è la stessa storia. Serve l’intervento anche degli enti sovracomunali, la legge prevede che siano chiamate in causa anche Asa, Arpa e Procura”.

La discarica di via Galli, a Villa Adriana, prima dell’incendio

Testo da visualizzare in slide show

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