#NLavoro #NLTivoli – Novità in vista per le piscine di via del Barco, il pronunciamento del Tar in favore di due, delle quattro strutture, sta agitando le acque e dal Municipio si lavora alla regolamentazione e alla valorizzazione turistica del settore.
Il Tribunale amministrativo del Lazio, nell’ultimo mese, ha dato ragione prima al Bambù e poi all’Eden che aveva fatto ricorso dopo la chiusura imposta dal Commissario Prefettizio la scorsa estate. Le strutture possono esercitare le attività di somministrazione e balneazione. Un successo importante tanto in vista della prossima stagione estiva tanto per una definitiva regolamentazione e per una valorizzazione.
Sulla vicenda sta lavorando l’assessorato alle Attività Produttive: “A breve – ha commentato l’assessore Serafino Caucci – approveremo degli atti di indirizzo in grado di fornire una cornice giuridica entro la quale queste piccole realtà associative potranno operare in piena sintonia con l’Amministrazione Comunale, come del resto da tutti auspicato.”
“Occorre premettere – ha spiegato Caucci – che le risorse idriche, ivi comprese quelle termali, sono un bene pubblico e pertanto oltre alla mera tutela occorre riflettere anche sui benefici che esse possono arrecare alla collettività in termini di occasioni di lavoro e di sviluppo economico. Finora la gestione delle Acque Albule è stata appannaggio di un solo player industriale, la società Terme Acque Albule Spa – per decenni operante in regime di monopolio, che dopo anni di gestione totalmente pubblica è passata parzialmente in mani private. Da anni, tuttavia, operano sull’area del Barco alcune realtà associative e ludico-ricreative che hanno all’interno delle loro strutture alcune polle sorgive, di naturale affioro, di acqua solfurea che forniscono ai frequentatori un motivo di relax e benessere nelle afose giornate estive”.
“E’ intenzione dell’Amministrazione comunale ed in particolare di questo Assessorato, individuare un percorso amministrativo di valorizzazione anche turistico di tali siti naturali che ospitano moltissimi soci ed iscritti consentendo ad interi nuclei familiari di trascorrere le giornate estive in luoghi ospitali e confortevoli. La società pubblico-privata non ha nulla da temere rispetto a queste forme alternative di sfruttamento delle acque solfuree, sia per la tipologia del sito sia per il tipo di clientela”.
EDEN & BAMBU’
In vista dell’imminente apertura che coinciderà con l’arrivo delle belle giornate primaverili, mentre fervono gli ultimi preparativi si commentano le recenti sentenze: “Noi chiediamo da anni di essere regolarizzati” hanno commentato dall’Eden. Un risultato, quello del Tar, accolto con favore anche dal Bambù: “Con mia sorella vogliamo dedicare questa vittoria a nostro padre, Franco Romanzi (conosciuto da tutti come Franco L’Americano) che ha creato questo parco, il primo qui a via del Barco”, ha aggiunto Simone Romanzi del Bambù.
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