#NLCultura #NLTivoli – Buona la prima “bis”, sold out al Santuario d’Ercole Vincitore per un pomeriggio speciale atteso da quattro anni. Non poteva essere altrimenti, in effetti, dopo che gli oltre 700 biglietti a disposizione della cittadinanza erano finiti nel giro di quattro ore. Troppo forte il richiamo della riapertura del Tempio, vero oggetto misterioso tra i siti della città. Un evento voluto, con caparbietà, dall’amministrazione che ora è chiamata ad un impegno forse ancora più arduo, ovvero non far restare questa apertura un evento isolato.
Questa speciale riapertura è stata salutata con un pomeriggio di grande festa e cultura con musica, danza e recitazione. A margine dello spettacolo la degustazione di prodotti tipici curata dalla condotta tiburtina di Sloow Food e il “picchetto d’onore” degli antichi legionari del gruppo storico Publio Elio Adriano dell’associazione Villa Adriana Nostra. Presentato, e premiato, anche il logo del Santuario ideato da una studentessa tiburtina e che l’Amministrazione donerà al Ministero dei Beni Culturali.
“Non voglio definire questa apertura come straordinaria – ha commentato l’assessore alla Cultura Urbano Barberini – perché vogliamo restituire questo sito alla città e al mondo. In un momento di difficoltà per il paese, oggi è il primo maggio e non possiamo dimenticarci sulla disoccupazione crescente, dobbiamo ricordarci come i beni culturali possano far ripartire l’economia. Il turismo deve essere rilanciato ed è responsabilità delle istituzioni collaborare tra di loro per farlo. Questo risultato, la riapertura del Tempio, è l’inizio di un percorso realizzato in pochissimo tempo, grazie al lavoro del Sindaco e della soprintendente Alfonsina Russo”.
“Questa non è un’inaugurazione ma il primo, speriamo, di molti eventi – ha aggiunto il sindaco Giuseppe Proietti – stiamo lavorando con la Regione per ospitare qui molti spettacoli. Vogliamo costruire il futuro di Tivoli e dei giovani con la cultura, perché chi dice che con la cultura non si mangia si sbaglia”.
Parla, invece, di miracolo la soprintendente Alfonsina Russo che “non sarebbe potuto accadere senza l’impegno del Sindaco e l’entusiasmo di Barberini. Il Santuario è nella città e chiedo aiuto alla città perché questa area deve tornare ad essere un punto di riferimento. Facciamo in modo che questa apertura non sia straordinaria ma solo la prima di una serie di appuntamenti”.
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