Sanità: le malattie cardiache sono la principale causa di morte, al via vasto progetto di prevenzione
#NLSanità #Tivoli – Combattere la principale causa di morte nell’Asl Roma G, al via la prevenzione cardiologica e il telemonitoraggio cardiologico per prevenire i decessi causati da problemi cardiaci. Le statistiche indicano proprio nei problemi di cuore la principale causa di morte nel vasto territorio dell’azienda sanitaria che ha sede a Tivoli. Se in tutta […]
#NLSanità #Tivoli – Combattere la principale causa di morte nell’Asl Roma G, al via la prevenzione cardiologica e il telemonitoraggio cardiologico per prevenire i decessi causati da problemi cardiaci.
Le statistiche indicano proprio nei problemi di cuore la principale causa di morte nel vasto territorio dell’azienda sanitaria che ha sede a Tivoli. Se in tutta Italia i decessi per queste patologie sono il 35 % nei maschi, e il 43 nelle donne, nella Roma G si sale al 38 %. Un fenomeno preoccupante che ha spinto l’Azienda a correre ai ripari attivando il progetto Piano Triennale Aziendale di Prevenzione Attiva del Rischio Cardiovascolare. In attesa che venga finalmente avviato il reparto di Emodinamica nell’ospedale di Tivoli, per cui sarebbero ancora in corso le procedure di selezione del personale, prende il via una vasta opera di prevenzione che nei prossimi giorni sarà presentata in diverse zone della Roma G, i prossimi appuntamenti il 4 giugno a Cineto Romano per il Distretto di Subiaco, il 5 a Roviano per la medAniene ed i comuni della IX Comunità Montana, infine il 15 a Tivoli.
Sarà così potenziato lo screening, con medici ed infermieri che andranno a casa dei pazienti a rischio. Due, poi, le linee di intervento. Una prima rivolta a tutta l’utenza ed una seconda che interesserà i pazienti già coinvolti da queste patologie.
LA PREVENZIONE PRIMARIA
Una parte della campagna sarà rivolta a tutti. Manifesti informativi saranno distribuiti alle scuole ed ai Medici di Medicina Generale dei 70 comuni della Asl Rmg per informare sui rischi e sugli stili di vita modificabili. Inoltre sarà avviato anche uno screening cardiovascolare per le persone, uomini e donne, tra i 45 e i 59 anni selezionale dagli elenchi dei medici di base.
“Le persone scelte – spiegano dall’Asl Roma G – riceveranno a casa una lettera di invito e una successiva chiamata telefonica per la conferma dell’adesione. Nel caso di mancata risposta o di risposta negativa l’invito sarà ripetuto. Saranno presi e raccolti in una scheda dati e informazioni sugli stili di vita, per valutare il livello di rischio cardiovascolare per i prossimi 10 anni”. Per ognuno sarà previsto uno specifico percorso di informazione e sanitario, qualora servisse.
Altre attività di screening avverranno all’interno delle grandi fabbriche del territorio, che hanno già dato disponibilità e messo a disposizione gli spazi necessari.
LA PREVENZIONE SECONDARIA
Contemporaneamente il progetto si rivolge anche a tutte le persone già malate, affette da Cardiopatia Ischemica o da Scompenso Cardiaco. Tra gli obiettivi quelli di favorire la riabilitazione dei pazienti dimessi da un regime di ricovero, la prevenzione e il sostegno a casa di pazienti cronici.
L’AMBULATORIO DELLO SCOMPENSO CARDIACO
Un nuovo laboratorio sarà attivato presso l’Ospedale di Tivoli, l’Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco, che nei piani della Roma G rappresenta un nodo strategico del sistema delle cure primarie. Scopo del laboratorio e gestire i pazienti e monitorare i fattori di rischio in stretta collaborazione con i medici di base e la rete dei servizi.
IL TELEMONITORAGGIO CARDIOLOGICO
Sarà anche distribuito un sistema di trasmissione dati in modalità wireless ad un Server, tramite l’utilizzo di un kit, composto da un palmare con funzione dati, un pulsossimetro (simile ad una molletta per i panni) che viene applicato ad un dito per rilevare il livello di ossigenazione del sangue e la frequenza cardiaca , un bracciale che serve a rilevare la pressione arteriosa, oltre alla possibilità di introdurre manualmente altri parametri quali il peso e la glicemia, sempre con la stessa modalità di trasmissione dati.
Dopo una prima fase, in cui sono stati consegnati, in via sperimentale, i primi 5 Kit per validare l’efficacia dei sistemi. In un caso si è riusciti ad intervenire precocemente, evitando una re-ospedalizzazione, grazie ad un controllo assiduo dei parametri e alla possibilità di attivare immediatamente il percorso nell’Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco. Ora i pazienti seguiti col telemonitoraggio sono saliti a 25.
Sulla base della prescrizione medica, i pazienti effettuano le misurazioni dei parametri vitali che in connessione bluethooth giungono su un palmare, anch’esso in dotazione, che incamera i dati attraverso una Applicazione, li trasmette ad un Server, accessibile da parte dei Sanitari. Il sistema di telemonitoraggio prevede anche la co-presenza di un call-center dalle ore 8 alle ore 18, dal lunedì al venerdì, a disposizione degli utenti e degli operatori sanitari, per interventi in caso di mal funzionamento, errori tecnici, informazioni nell’utilizzo, ma anche in caso di rilevazione di valori fuori range di riferimento.
IL COMMENTO DEL DIRETTORE GENERALE
“Si tratta di un progetto complesso – spiega il direttore generale della Asl Rmg Giuseppe Caroli – che funziona grazie alla collaborazione e all’integrazione di tutti i servizi ospedalieri e territoriali. Il Telemonitoraggio cardiologico consente poi ai cittadini malati di essere seguiti nel proprio ambiente naturale, a casa propria. Non solo. Positive saranno le ricadute anche a livello economico. L’intero Piano è orientato alla riduzione dei re-ricoveri, della mortalità e, quindi, della spesa sanitaria”.

