I profughi avevano ragione: l’Asl “non rispettate regole sanitarie” e il Comune diffida i gestori

#NLCronaca #Tivoli – Avevano ragione loro, i rifugiati del centro di via Tiburtina lunedì hanno protestato per le condizioni della struttura ed il Comune, insieme all’Asl, dopo un sopralluogo hanno diffidato i gestori del centro di Villa Olivia a pulire entro 48 ore pena la chiusura. Una situazione, stando alla relazione dei tecnici del Dipartimento di Prevenzione, Area Igiene e Sanità Pubblica della Asl RmG, di “degrado, sporcizia, rifiuti accatastati di ogni genere, dentro e fuori della struttura, nonché la mancanza del rispetto di ogni minima regola sanitaria”.

“Ovunque si riscontrano fili elettrici penzoloni senza protezione – si legge ancora nella nota della Asl – pavimenti sconnessi, controsoffitti pericolanti in più punti. Inoltre il degrado igienico sanitario è ancor più amplificato dell’affollamento che si rileva in ogni stanza nonché in tutta la struttura. Per lo più la mancanza e l’inadeguatezza dei servizi igienici, nonché il perdurare dello stato di degrado trovato, nonché l’arrivo della stagione calda, fanno presagire un possibile pericolo potenziale di insorgenza e diffusione delle malattie infettive anche in forma epidemica”.

Decisiva, quindi, la protesta di lunedì per accendere i riflettori su questa situazione. Per questi immigrati, 157 quelli ospitati nel Cara alle porte di Tivoli, la fortuna è stata di aver trovato delle forze dell’ordine ed un’Amministrazione comunale sensibili alle loro problematiche. I primi non si sono limitati all’ordine pubblico ma hanno già iniziato a chiedere i primi interventi di pulizia, una volta constata la situazione del centro, i secondi pur non avendo voce diretta in capitolo sono intervenuti per tutelare la salute di quelle persone. Il sindaco stesso, Giuseppe Proietti, ha effettuato un sopralluogo prima di firmare l’ordinanza che concede 48 ai gestori del Cara per “rimuovere ogni genere di rifiuti presenti all’interno e all’esterno della struttura e di ripristinare l’agibilità igienico sanitaria dentro e fuori l’edificio” e se non si ottempererà a quanto ordinato, “il Sindaco procederà alla chiusura del centro”.

“Ieri ho visto con i mie occhi all’interno della struttura una situazione esecrabile – ha dichiarato il Sindaco Proietti – in palese contrasto con ogni norma nazionale e internazionale. Ciò che è accaduto è vergognoso e inaccettabile anche dal punto di vista etico e morale e sono certo che le istituzioni competenti perseguiranno ogni responsabilità”.

La vicenda finirà anche nel dibattito del consiglio comunale con l’iniziativa di Una Nuova Storia (leggi la notizia)

Testo da visualizzare in slide show

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