Fingeva di essere una madre in difficoltà per adescare acquirenti. Presa banda di truffatori online

#NLCronaca – #GuidoniaMontecelio – Hanno tentato una truffa di troppo, presa banda di quattro truffatori, tutti pugliesi. Gli investigatori dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, diretti da Maria Chiaramonte, con una complessa attività d’indagine hanno, infatti, denunciato in stato di libertà per associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di numerose truffe on-line, quattro persone che operavano dalla Puglia.
UNA COMPLICE FINGEVA DI ESSERE UNA RAGAZZA MADRE IN DIFFICOLTA’
L’indagine nata da una denuncia per  truffa realizzata on line e subita da  un abitante in Guidonia, il quale risponde ad un annuncio apparso su un sito web che propone in vendita a prezzo vantaggioso una  Play Station 4 comprensive di cinque giochi e due controller per il valore di 220,00 euro inserito  da una donna dichiaratasi ragazza madre in ristrettezze economiche tanto da dover vendere la  consolle dei figli.
LA TRUFFA
Al momento di concludere la vendita, l’inserzionista  ha chiesto che la somma le fosse accreditata su di una carta ricaricabile. Pertanto il pagamento è avvenuto tramite ricarica di 220 euro sulla carta da lei indicata. Dopo ciò la venditrice si è resa irreperibile togliendo l’annuncio sul sito.
Le immediate indagini eseguite dagli investigatori hanno  permesso di giungere all’identificazione della donna, una 41enne pugliese, di Taranto, che è stata  denunciata all’autorità giudiziaria. Le indagini, però, non si sono fermate. Dopo aver constatato che la 41enne  era stata già recentemente denunciata per un episodio analogo, gli agenti hanno approfondito gli accertamenti sulla ricaricabile utilizzata, venendo a conoscenza che dalla data della sua attivazione, avvenuta nei primi giorni di maggio, erano  state effettuate sulla stessa numerose ricariche. Nel ricostruire la vicenda, è emersa l’esistenza di una vera e propria organizzazione  formata dalla donna e da altre tre persone, due uomini di 25 e 27 anni entrambi di Canosa di Puglia (BT), e una donna  di anni 34 di Taranto, tutti e tre gravati con numerosi precedenti di Polizia.
IL MODUS OPERANDI
i responsabili di tale traffico facevano confluire il denaro delle vittime raggirate con inserzioni sul sito direttamente sulla carta ricaricabile dell’inserzionista, la quale una volta riuscita a farsi accreditare la somma richiesta, divideva l’importo con i tre complici, che sono risultati essere i veri organizzatori della truffa.
LE PERQUISIZIONI E LE DENUNCE
Gli investigatori, in considerazione di quanto riscontrato, hanno richiesto ed ottenuto dal Tribunale di Taranto decreto di perquisizione per i componenti del gruppo, eseguito nei giorni scorsi  con la collaborazione del personale della Questura di Taranto e del Commissariato di Canosa di Puglia. Nel corso delle perquisizioni è stato rinvenuto e sequestrato numeroso materiale informatico utilizzato per realizzare le truffe on-line e le carte ricaricabili oggetto di indagine. I quattro, pertanto, sono stati denunciati in stato di libertà per associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di truffe on-line.

Testo da visualizzare in slide show

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