Monte Ripoli: il più grande incendio degli ultimi 5 anni
#NLCronaca #Tivoli – Una ferita che per rimarginarsi impiegherà anni, alla fine il grande incendio di venerdì pomeriggio tra via di Pomata e Monte Ripoli ha distrutto oltre 25 ettari. Erano come minimo cinque anni che non si registrava un incendio così grande in città. Il rogo, divampato alle 14.20 e spento solo cinque ore […]
#NLCronaca #Tivoli – Una ferita che per rimarginarsi impiegherà anni, alla fine il grande incendio di venerdì pomeriggio tra via di Pomata e Monte Ripoli ha distrutto oltre 25 ettari. Erano come minimo cinque anni che non si registrava un incendio così grande in città. Il rogo, divampato alle 14.20 e spento solo cinque ore dopo, il “fine intervento” è stato dato alle 19.40, ha lambito diverse case, arrivando fino al ristorante Planet Ripoli poco sotto il punto di lancio dei parapendio. Tenuta in sicurezza dai primi lanci dell’elicottero la clinica Medicus Hotel.
Per avere ragione delle fiamme c’è voluto uno sforzo straordinario da parte delle decine di persone intervenute sul posto, tra vigili del fuoco, forestale e volontari di protezione civile. Più di 50 lanci, poi, sono stati effettuati dai tre elicotteri, due della Regione Lazio ed uno del corpo forestale dello stato, intervenuti per coadiuvare le operazioni di spegnimento.
Proprio la sala operativa regionale ha dirottato sul posto, in pratica, tutte le squadre disponibili della zona. Oltre a due autobotti dei vigili del fuoco, la forestale di Ciciliano che ha coordinato le operazioni, erano presenti sul posto i volontari Radio Soccorso di Tivoli con tre squadre, una delle Misericordie di Villa Adriana, due dei Volontari Valle dell’Aniene e sul posto anche il Nucleo Volontari Guidonia. Per garantire la viabilità è intervenuta la polizia locale di Tivoli.
Chi è stato schierato a “protezione” dei fabbricati, chi si è arrampicato sul monte per spegnere le fiamme “armato” solo di pala e flabello per finire il lavoro dell’elicottero, chi invece faceva la spola con l’idrante più vicino per rifornire di acqua i mezzi, tutti hanno profuso uno sforzo massimo.
Come hanno raccontato gli stessi volontari, nonostante le prime squadre fossero giunte sul posto appena avvistata la prima fumata, il fuoco tra il caldo, il vento ed i terreni non puliti nonostante l’ordinanza del Sindaco, si è propagato velocemente e da via di Pomata è arrivato subito alla provinciale per San Gregorio da Sassola, scavalcandola e salendo verso la sommità del Monte. Ora spetterà al corpo forestale accertare le precise dimensioni dell’incendio e, soprattutto, cercare di capire se l’incendio sia stato di natura dolosa o colposa, un compito assai arduo.
Molti tiburtini, approfittando dei social network, nella serata di ieri hanno ringraziato la protezione civile, e tutto il resto del personale intervenuto, per l’impegno profuso. Questa redazione si unisce a loro ed esprime un sentito ringraziamento a tutte le donne e gli uomini intervenuti per spegnere il grande incendio.






