Notte Verde, il Comune chiama a raccolta artisti ed agricoltori

#NLEventi #Tivoli – AAA artisti ed agricoltori cercasi, il comune lancia una nuova festa per il centro storico di Tivoli e cerca adesioni. Il 19 settembre si terrà la prima edizione della Notte Verde, una festa dei cittadini che incontrano gli agricoltori locali e gli artisti di strada, per ricordare che il lavoro della terra, da sempre,  ha momenti popolari di festa per condividere i risultati di un impegno ancora molto duro” spiegano dal Municipio.

Per consentire la realizzazione di questa festa, però, servono gli animatori e, per questo, fino al 7 settembre si possono segnalare sul sito del comune tutti gli agricoltori, aziende agricole, musicisti, ballerini, attori e artisti di strada, interessati.

Sarà, come spiegano da Palazzo San Bernardino: “un’occasione per conoscere e assaporare i prodotti della cosiddetta “filiera corta” e per parlare di trasparenza e tracciabilità, del rispetto della terra, di freschezza e qualità, per favorire  la salute e lo sviluppo delle aziende agricole locali. È la notte per capire che accorciando la catena distributiva, diminuiscono i prezzi al consumo e si riduce l’inquinamento atmosferico  derivante dal trasporto delle merci. È la notte per dire che è il momento giusto per programmare un mercato contadino settimanale a chilometri zero, per avviare attività didattiche e dimostrative da realizzare presso le aziende, diffondendo l’educazione alimentare, l’informazione al consumatore e la  conoscenza del territorio e dell’economia locale”.

La manifestazione è organizzata dal Comune di Tivoli e da una serie di associazioni tra cui Innovanda, Tivoli Liberatutti, Beats Generation, Orchestra Ghironda, Orchestra Filarmonica di Tivoli, con la collaborazione di Confagricoltura, Coldiretti e altre organizzazioni di categoria.

I PROMOTORI 

​“È la festa degli agricoltori per i cittadini, dove sono presenti solo prodotti agricoli locali, rigorosamente a km zero e di aziende che puoi visitare – ha spiegato Daniele De Lellis, Consigliere del Sindaco per l’Agricoltura -.È la festa che ci fa capire che è possibile “fare la spesa” in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di provenienza garantita. È la festa per convincersi che il “raggio corto” conviene a te e aiuta all’ambiente; che i sacchetti della spesa sono “amici” se sono biodegradabili, realizzati in cotone o in amido di mais; che i rifiuti organici possono tornare in fattoria per diventare compost, quindi concime; che adulti e bambini possono divertirsi insieme, partecipando ai corsi di educazione alimentare. È la festa dove tutti possono degustare i prodotti tipici con utensili biodegradabili usa e getta. È la festa che fa riflettere su una filosofia di vita antica ma dimenticata, che ci fa capire quanto è vantaggioso consumare prodotti locali perché accorciando  le distanze si aiuta l’ambiente e che promuovendo il patrimonio agroalimentare regionale si abbattono i prezzi e si stimolano le aziende agricole a sviluppare le attività per dare un prodotto fresco, sano e stagionale e creare nuove opportunità di lavoro”.

“Così in una notte incantata le strade del centro di Tivoli si popoleranno  dei nostri agricoltori con i loro prodotti e degli artisti di strada che si esibiranno nei vicoli e nelle piazze gratuitamente o aspettandosi un’offerta solo se la loro arte ci piace – ha commentato Irene Marinucci, Consigliera comunale e Consigliera del Sindaco per le Politiche giovanili -. Le esibizioni saranno molte, varie e accomunate dall’unico desiderio di offrire un intrattenimento veloce e insolito in un modo antico di fare spettacolo tra la gente, come antico èsaper lavorare la terra; pochi mezzi e strumenti, nessuna amplificazione assordante o costose scenografie e tecnologie, per stupire solo con la bravura dell’artista che si misura con il suo pubblico occasionale, ogni volta adattandosi alla bellezza degli scorci della città storica. Un’amministrazione sensibile alla qualità di vita dei suoi cittadini e allo sviluppo del tessuto produttivo, alla gestione oculata dei rifiuti e alla cultura agroalimentare e dell’arte popolare che ci appartiene per tradizione”.

Testo da visualizzare in slide show

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