Sparatoria davanti ad una discoteca: arrestato il secondo “pistolero”
#NLCronaca #Tivoli – Una rissa culminata con una sparatoria e due feriti, di cui uno grave, a distanza di otto mesi finisce in cella il secondo dei tre responsabili. Gli agenti della squadra investigativa del commissariato di Tivoli sono riusciti ad inchiodare un albanese di 33 anni, in cela a Pavia, che in quella notte […]
#NLCronaca #Tivoli – Una rissa culminata con una sparatoria e due feriti, di cui uno grave, a distanza di otto mesi finisce in cella il secondo dei tre responsabili. Gli agenti della squadra investigativa del commissariato di Tivoli sono riusciti ad inchiodare un albanese di 33 anni, in cela a Pavia, che in quella notte a Pontelucano stava per giustiziare una persona ed è ora accusato di tentato omicidio, lesioni gravi e aggravate e porto illegale di armi comuni da sparo.
Il 23 febbraio scorso, davanti alla discoteca Rehd, l’uomo stava per sparare alla testa di uno dei due feriti, il più grave che riportò sei ferite da arma da fuoco a torace, gambe ed inguine, ma al momento di fare fuoco fu colpito con un calcio. L’albanese non è nuovo a questo tipo di esecuzioni, sta infatti scontando una condanna a 30 per aver vicino Ascoli Piceno rapito ed ucciso con un colpo alla testa un suo connazionale, e per poi averne bruciato il cadavere.
Si è, inoltre, aggravata la posizione di un russo, arrestato lo scorso giugno (un 28enne conosciuto col soprannome di Vania) e che dovrà rispondere ora anche di possesso di armi.
La rissa era scoppiata dentro il locale per futili motivi e poi era degenerata fuori dalla discoteca. Tra i feriti anche un buttafuori, ferito lievemente ad una gamba. La scintilla di tutto fu una ragazza, forse importunata da una delle persone coinvolte, che per difendersi spruzzò dello spray antiaggressione al peperoncino. Partirono subito spintoni e le prime botte, poi davanti alla discoteca comparirono anche le pistole. Ora si cerca la terza persona, un altro albanese.

